Amnesty International al Consiglio comunale di Ancona. Approvazione mozione Raif Badawi

1 Luglio 2015

Tempo di lettura stimato: 2'

È stata discussa in data odierna -Martedì 30 Giugno- in sede di Consiglio Comunale al Palazzo degli Anziani di Ancona, la mozione per la liberazione di Raif Badawi, prigioniero di coscienza in Arabia Saudita, non un caso isolato anche se il più noto nel paese.

Raif Badawi è stato condannato a 7 anni di carcere e a 600 frustate con l’accusa di apostasia per aver insultato le autorità religiose, fondando e gestendo il forum online ‘Free Saudi Liberals’, ideato per discutere il ruolo della religione in Arabia Saudita.

Il 7 maggio 2014 la Corte penale di Gedda aumenta la condanna a 10 anni di prigione e 1000 frustate.

Al principio dell’anno corrente, il 9 gennaio 2015, viene frustato pubblicamente di fronte alla moschea di Gedda e recentemente, il 7 giugno 2015, la Corte suprema ha confermato la condanna a 10 anni e 1000 frustate, sancendo un nuovo giorno nero per la libertà di informazione in Arabia Saudita.

Amnesty International, Organizzazione non governativa che dal 1961 opera in difesa dei diritti umani, ha chiesto la liberazione di Raif Badawi, detenuto solo per aver esercitato il suo diritto alla libertà di espressione. E ancora ha chiesto di non procedere alla pena della fustigazione che violerebbe il divieto di tortura e altri trattamenti crudeli, inumani e degradanti del diritto internazionale.

La mozione per la liberazione di Raif Badawi, presentata dal Consigliere comunale Claudio Freddara, su invito del Gruppo di Ancona della sezione italiana di Amnesty International, è stata approvata dal Consiglio all’unanimità.