Settima sospensione delle frustate per Raif Badawi

26 Febbraio 2015

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Per il settimo venerdì consecutivo, la sessione di 50 frustate nei confronti di Raif Badawi, il blogger condannato nel 2014 a 10 anni di carcere e a 1000 frustate per aver “offeso l’Islam” attraverso i contenuti del suo forum online, “Liberali dell’Arabia Saudita”.

La campagna di Amnesty International comprende ora gli altri 11 prigionieri di coscienza, in carcere in Arabia Saudita solo per aver esercitato il diritto alla libertà d’espressione: Suliaman al-Rashudi, Abdullah al-Hamid, Mohammed al-Qahtani, Abdulaziz al-Khodr, Mohammed al-Bajadi, Fowzan al-Harbi, Abdulrahman al-Hamid, Saleh al-Ashwan, Omar al-Sa’id, Loujain al-Hathloul e Waleed Abu al-Khair. Tutti sono detenuti solo per aver esercitato il proprio diritto alla libertà di espressione e devono essere rilasciati immediatamente.

Il nuovo re saudita ha annunciato la concessione di una grazia e il ministero dell’Interno ha stabilito i criteri per poterne beneficiare. Al momento non risulta che tra i beneficiari siano compresi i 12 prigionieri di coscienza. Il caso di Raif Badawi, nel frattempo, è stato riassegnato a una corte d’appello. All’inizio dell’anno le autorità saudite hanno stabilito che le 1000 frustate cui è stato condannato sarebbero state somministrate in pubblico a Gedda, 50 alla settimana per 20 settimane, ogni venerdì al termine della preghiera.

Il 9 gennaio, Badawi è stato sottoposto alla prima serie di 50 frustate. Sono seguiti sette rinvii consecutivi, per motivi di salute o per ragioni non specificate.

Guarda la gallery dei due sit-in realizzati da Amnesty International Italia per chiedere la fine delle frustate e la scarcerazione di Raif Badawi