Australia, trattamento stile-Guantánamo per detenuti minorenni aborigeni

28 Luglio 2016

Third Party

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Il 26 luglio il programma ‘Four corners’ dell’emittente televiva ABC ha trasmesso immagini sconvolgenti sui maltrattamenti riservati a detenuti minorenni aborigeni, dal 2010 al 2015, nel centro di detenzione giovanile Don Dale di Darwin, nei Territori settentrionali dell’Australia.

Le immagini mostrano gas lacrimogeni spruzzati, in una cella con scarsa ventilazione, contro cinque detenuti che iniziano a tossire suscitando le risate degli agenti penitenziari; un detenuto incappucciato e bloccato su una sedia di contenzione; detenuti presi a pugni fino a quando non cadono a terra; altri detenuti costretti a spogliarsi e a rimanere nudi e soli in cella; celle serrate per praticamente 24 ore al giorno, senza acqua potabile e luce naturale.

‘Questi trattamenti ricordano quelli impiegati nel centro di detenzione di Guantánamo e costituiscono una clamorosa violazione della Convenzione Onu contro la tortura e di quella sui diritti dell’infanzia. Sollecitiamo il governo australiano a ratificare immediatamente il Protocollo opzionale alla Convenzione contro la tortura, per consentire un monitoraggio completo e indipendente sui centri di detenzione’ – ha dichiarato Champa Patel, alta consulente per la ricerca sul Sudest asiatico e sul Pacifico di Amnesty International.

Da anni, Amnesty International e altre organizzazioni per i diritti umani chiedono maggiore protezione per i minorenni detenuti negli istituti di pena dei Territori settentrionali e degli altri stati australiani.

Il programma dell’ABC cita ancora una volta i vergognosi tassi di detenzione degli aborigeni, che hanno 26 probabilità di finire in carcere rispetto al resto della popolazione australiana. Gli aborigeni e gli isolani dello Stretto di Torres costituiscono solo il 5 per cento della popolazione australiana tra i 10 e i 17 anni ma ben il 59 per cento della popolazione carceraria nella stessa fascia d’età.