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Editoriale
di Emanuele Russo, presidente di Amnesty International Italia
Cara amica, caro amico,
la primavera è per molti un momento particolarmente importante dell’anno, con il risveglio della natura, le giornate più lunghe e anche alcuni momenti di celebrazione importanti, come la festa della Liberazione e quella dei Lavoratori. Ma per noi di Amnesty International c’è qualcosa in più: è il periodo in cui viene pubblicato il Rapporto annuale, la ricorrenza più importante per il nostro movimento. Più del nostro anniversario, comunque primaverile anch’esso, il Rapporto annuale rappresenta la nostra anima, il punto di partenza della nostra azione nel mondo. Siamo un movimento di solidarietà internazionale, ma non potremmo creare alcun cambiamento senza una solida azione di ricerca alle spalle. Il Rapporto annuale raccoglie il sunto della situazione dei diritti umani nel mondo e fornisce un’opportunità anche per richiamare le ricerche più rilevanti condotte da Amnesty International nel periodo in esame. Quest’anno, ad esempio, troverete informazioni su quanto da noi documentato sul regime di apartheid vigente in Israele ai danni della popolazione palestinese, sull’aggressione russa in Ucraina e sulle sistematiche violazioni dei diritti umani compiute dalle autorità del Qatar per realizzare nel paese i mondiali di calcio. Come per ogni ricerca che pubblichiamo o denuncia che avanziamo, dentro troverete solo notizie e fatti che abbiamo potuto verificare direttamente e in modo accurato. Siamo soliti dire che se non conosci il Rapporto annuale non sai in che mondo vivi ma, purtroppo, nel mondo ci sono molte più violazioni di quelle che raccontiamo, solo che non riusciamo, ancora, a essere dappertutto. Possiamo però fare in modo che sempre più persone conoscano queste pagine, alzare la voce e impegnarci affinché i luoghi senza voce diventino sempre meno. Buona lettura!