In questo numero, parliamo della situazione in Afghanistan, a oltre un anno dalla presa del potere dei talebani, e lo facciamo con varie voci: oltre alla nostra campaigner Tina Marinari, troverai un articolo di Parwana, esperta di cooperazione e sviluppo, e interviste a Sahraa Karimi, regista afgana, e ad Alessandra Cappellotto, ex ciclista e fondatrice del progetto Road to equality, che si è impegnata per aiutare diverse cicliste afgane a uscire dal paese. Nel trimestrale troverai molti altri approfondimenti e notizie: da un focus sulle politiche di sorveglianza e sul Catalangate, alle attività di educazione ai diritti umani per il nuovo anno scolastico; dalla situazione dei rifugiati, al racconto del meeting europeo dei giovani attivisti di Amnesty International.
Da non perdere le due interviste ad Ascanio Celestini e a Leo Gassman.
Potrai inoltre leggere gli aggiornamenti sulle nostre attività, le buone notizie e firmare gli appelli.
Ricomincia con il nuovo anno scolastico l’attività di educazione ai diritti umani con i due progetti ormai storici: Amnesty kids e Scuole amiche dei diritti umani, che quest’anno si concentreranno sull’importanza di esprimere liberamente le proprie opinioni e manifestare il dissenso.
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L’accoglienza dei migranti dall’Ucraina ci ha dimostrato che è possibile un approccio e soluzioni diverse al tema delle persone in movimento. La protezione internazionale dovrebbe essere basata sul bisogno, indipendentemente da origine, religione, etnia, orientamento sessuale.
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Nella prima settimana di agosto si è tenuto l’European Youth Meeting, l’incontro annuale dei giovani attiviste e attivisti di Amnesty International. L’incontro si è svolto a Varsavia con la partecipazione di 30 attiviste e attivisti europei.
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Ho un orgoglio che non passa e voglio che l’Italia lo protegga, con una legge: questo il claim della campagna #nonpassa che Amnesty International Italia ha lanciato per chiedere ai presidenti di camera e senato di promuovere con urgenza l’approvazione del ddl Zan.
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“C’è sempre una via di uscita quando le donne hanno la possibilità di studiare ed essere economicamente indipendenti.”
Sahraa Karimi
© Can Pac Swire