Civil Protection and Humanitarian Aid
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TERREMOTO IN TURCHIA
di Riccardo Noury, portavoce
Nel terremoto che il 6 febbraio attraverso due consecutive e violentissime scosse ha devastato dieci province della Turchia ha avuto conseguenze disastrose in termini di vittime e sfollati: oltre 48.000 morti, più di 100.000 feriti, molti dei quali hanno perso gli arti o hanno riportato danni permanenti, e tre milioni e 300.000 sfollati. Le autorità turche hanno dovuto affrontare sfide enormi nelle immediate attività di soccorso e nella successiva gestione dell’assistenza a chi aveva perso tutto, a partire dalla casa. Dando pienamente atto di questo, in due distinti rapporti Amnesty International ha evidenziato come la risposta al terremoto abbia penalizzato, in alcuni casi addirittura criminalizzato, gruppi già vulnerabili. Il primo rapporto, stilato insieme a Human Rights Watch, è stato reso pubblico il 4 aprile. Vi si legge che le forze di polizia inviate dal governo turco nelle regioni devastate dal sisma hanno picchiato e sottoposto a maltrattamenti e torture persone sospettate di furto e saccheggio. Una persona è morta sotto tortura. In alcuni casi, le forze di polizia non sono intervenute per proteggere dagli attacchi della folla persone sospettate di aver commesso dei reati.