Il parlamento ugandese approva nuovamente la Legge contro l’omosessualità 

2 Maggio 2023

©Guy Corbishley/Demotix

Tempo di lettura stimato: 2'

Dopo il primo voto del 21 marzo e la richiesta di modifiche del testo da parte del presidente Yoweri Museveni, il parlamento dell’Uganda ha nuovamente approvato, con un solo voto contrario, la Legge contro l’omosessualità, criminalizzando così le relazioni consensuali tra persone dello stesso sesso e istituzionalizzando la discriminazione nei loro confronti. 

Il nuovo testo approvato dal parlamento mantiene l’ergastolo per le relazioni omosessuali e la pena di morte per “omosessualità aggravata”, una formula vaga dietro la quale si cela la persecuzione delle relazioni tra persone dello stesso sesso con Hiv.  Il mero tentativo di avere una relazione omosessuale è punito con 10 anni di carcere. 

Sono ancora previsti 20 anni di carcere per “promozione dell’omosessualità”, con la conseguente criminalizzazione delle attività in favore dei diritti delle persone Lgbtqia+.  

La legge ora torna all’attenzione del presidente Museveni che può firmarla, porvi il veto o rimandarla al parlamento. 

Se entrerà in vigore, questa legge avrà un effetto devastante sulla vita delle persone Lgbtqia+, alimenterà violenza e odio e rafforzerà stigma e stereotipi sull’omosessualità.  

Amnesty International continua a chiedere al presidente Museveni di non firmare la legge.