Iraq, proteggere i civili a ogni costo

11 Giugno 2014

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Amnesty International ha sollecitato tutte le parti coinvolte nell’attuale crisi irachena a proteggere a ogni costo i civili che stanno lasciando le zone occupate dall’Isis (Stato islamico dell’Iraq e del Levante) a partire dal 9 giugno, e a non impedirne in alcun modo la fuga.

L’organizzazione per i diritti umani ha chiesto al Governo regionale curdo e agli stati confinanti di accogliere i civili in fuga dal conflitto, stimati in oltre 500.000, e alla comunità internazionale di fornire aiuti per venire incontro alle necessità delle persone sfollate a seguito della violenza.

La conquista di Mosul e di altre zone dell’Iraq da parte dell’Isis è uno sviluppo preoccupante che potrà avere gravi conseguenze per i diritti umani. L’Isis e le forze di sicurezza irachene devono evitare di riprodurre la violenza contro i civili che ha già caratterizzato gli scontri di Falluja‘ – ha dichiarato Said Boumedouha, vicedirettore del Programma Medio Oriente e Africa del Nord di Amnesty International.

Negli ultimi sei mesi, le forze irachene hanno sottoposto a bombardamenti indiscriminati la zona di Falluja, caduta a sua volta nelle mani dell’Isis, colpendo anche aree abitate e ospedali. Per rappresaglia, l’Isis ha compiuto numerosi attentati in altre zone del paese.