Il 9 maggio 2016 Bayram Mammadov e Giyas Ibrahimov hanno osato criticare pubblicamente lo stato scrivendo un messaggio di sfida sulla statua dell’ex presidente dell’Azerbaigian il giorno prima delle celebrazioni per l’anniversario della sua nascita. Il giorno seguente, il 10 maggio 2016, i due giovani sono stati arrestati e imprigionati con false accuse legate alla droga. Entrambi sono stati picchiati perché confessassero di avere con sé dell’eroina. Il 25 ottobre Giyas è stato condannato a 10 anni di carcere, mentre il processo contro Bayram è ancora in corso.
Chiedi al presidente dell’Azerbaigian di liberare subito Bayram e Giyas.
“Mi hanno tolto le mutande e hanno minacciato di stuprarmi con un manganello” – Bayram
Bayram Mammadov e Giyas Ibrahimov hanno inscenato una protesta nell’unico modo che conoscevano. Stanchi di uno stato sempre più autoritario, hanno espresso la loro rabbia scrivendo un messaggio sulla statua dell’ex presidente dell’Azerbaigian, il cui figlio è attualmente al potere.
Il messaggio diceva “Felice giorno degli schiavi” per fare il verso allo slogan “Felice giorno dei fiori”, che si celebra ogni anno il 10 maggio, ricorrenza del compleanno dell’ex presidente. Il 9 maggio, i due giovani hanno pubblicato una foto della loro azione su Facebook. Sono stati arrestati dopo poche ore e accusati di possesso di droga.
Bayram e Giyas sostengono che la polizia gli abbia messo addosso dell’eroina. Il fatto che siano stati arrestati poco dopo aver deturpato la statua e che siano stati interrogati soltanto in merito alla loro scritta ai graffiti dimostra che le accuse nei loro confronti non sono altro che una montatura.
Entrambi i giovani sono stati pesantemente picchiati e costretti a confessare.
Chiedi al presidente dell’Azerbaigian di liberare subito Bayram e Giyas.
Ilham Aliyev
Office of the President of the Republic of Azerbaijan
19 Istiqlaliyyat Street
Baku, AZ 1066
Azerbaijan
Egregio Presidente,
Le chiedo con urgenza di liberare immediatamente e incondizionatamente Bayram Mammadov e Giyas Ibrahimov, e di far cadere l’ accusa di possesso di droga nei loro confronti.
Bayram e Giyas sono stati torturati al fine di fargli confessare il possesso di eroina, che è stata nascosta tra le loro cose – uno stratagemma utilizzato dalla polizia per punire gli studenti dopo aver disegnato dei graffiti sulla statua dell’ex presidente dell’Azerbaijan, Heydar Aliyev.
Bayram e Giyas non devono essere condannati solo per aver esercitato il loro diritto alla libertà di espressione.
La ringrazio per l’attenzione.
Il caso di Bayram e Giyas è stato adottato da Tommaso Zanello aliad Piotta
Quest’anno l’ambassador della maratona è Chef Rubio
A livello mondiale, la maratona “Write for Rights” è sostenuta dal famoso artista cinese Ai Weiwei, che ha realizzato su ciascuno dei casi un ritratto in stile Lego.