Nel 2013 Edward Snowden ha condiviso con la stampa documenti dei servizi segreti degli Stati Uniti, rivelando come i governi monitorassero i nostri dati personali, tra cui le nostre telefonate, la nostra posta elettronica e molto altro ancora.
Le azioni intraprese da Snowden hanno dato vita a un dibattito globale che ha generato un cambiamento delle leggi e una tutela della nostra privacy. Tuttavia, egli è costretto a vivere in esilio ed è stato condannato a scontare diversi decenni di carcere.
I documenti dell’intelligence statunitense che Edward Snowden aveva raccolto alla National Security Agence (Nsa) rivelarono al mondo la dimensione delle operazioni di sorveglianza elettronica dei governi degli Usa e del Regno Unito. Le attività telefoniche e su Internet di milioni di persone nel mondo erano state sorvegliate senza alcuna autorizzazione.
A seguito delle rivelazioni di Snowden, il presidente Obama emise una direttiva per chiedere alle agenzie d’intelligence di apportare significative modifiche ai programmi di sorveglianza. Nel 2015, per la prima volta dopo quasi 40 anni e dopo che una corte federale aveva giudicato illegale la raccolta d’informazioni da parte dell’Nsa su praticamente ogni utenza telefonica domestica, il Congresso ha rimesso sotto il suo controllo i programmi governativi di sorveglianza. Le multinazionali del settore IT, tra cui Apple e WhatsApp, stanno facendo di più per proteggere i nostri dati personali.
Niente di tutto questo si sarebbe verificato senza Edward Snowden. Un ex-procuratore generale degli Stati Uniti ha ammesso che le rivelazioni di Snowden “si sono rivelate essere un servizio di pubblica utilità”. Pure il Presidente Obama ha affermato che questo dibattito sulla sorveglianza “ci renderà un paese più forte”.
Tuttavia, tre anni dopo le sue rivelazioni, Snowden si trova in una sorta di limbo in Russia, sotto la minaccia delle leggi sullo spionaggio della Prima guerra mondiale che potrebbero costargli gravi imputazioni in caso di rientro negli Usa.
Chiedi al Presidente Obama di concedere la grazia ad Edward Snowden, in quanto ha svelato dei segreti spinto esclusivamente dal desiderio di fornire un servizio di pubblica utilità.
Egregio Presidente Obama,
Quando Edward Snowden ha condiviso i documenti dei servizi segreti americani con i giornalisti nel giugno 2013, lo ha fatto perché credeva che il governo e i cittadini del suo paese – e del mondo – dovessero sapere la verità.
Quella verità era l’esistenza di un sistema di sorveglianza globale di massa messo in atto da governi, per spiare le nostre comunicazioni personali, incluse e-mail private, localizzazione telefoni, cronologia web e altro ancora.
Nella scelta di condividere queste informazioni, Edward Snowden ha indotto un dibattito globale, cambiando le leggi e contribuendo a proteggere la nostra privacy. Per la prima volta in quasi 40 anni, gli Stati Uniti hanno approvato leggi per limitare la sorveglianza del governo. A livello globale, aziende tecnologiche, tra cui Apple e WhatsApp, stanno facendo di più per proteggere i nostri dati personali.
Niente di tutto questo si sarebbe verificato senza Edward Snowden. Un ex-procuratore generale degli Stati Uniti ha ammesso che le rivelazioni di Snowden “si sono rivelate essere un servizio di pubblica utilità“. Anche lei Presidente ha affermato che questo dibattito sulla sorveglianza “ci renderà un Paese più forte“. Eppure, egli deve scontare decenni di carcere in base a leggi che equiparano la sua denuncia in difesa dell’interesse pubblico all’aver venduto segreti militari ai nemici degli Stati Uniti.
Sono fiducioso che la storia ricorderà Edward Snowden per le riforme che ha contribuito a determinare. Ma non c’è bisogno di aspettare il giudizio della storia.
Presidente Obama, la invito a perdonare Edward Snowden, un informatore che ha agito esclusivamente nell’interesse pubblico.
La ringrazio per l’attenzione.
Il caso di Edward Snowden è stato adottato da Piero Pelù
L’ambassador ufficiale della maratona di quest’anno è Chef Rubio
A livello mondiale, la maratona “Write for Rights” è sostenuta dal famoso artista cinese Ai Weiwei, che ha realizzato su ciascuno dei casi un ritratto in stile Lego.