Aggiornato il 08/10/2020 – Amnesty International ha consegnato più di un milione di firme raccolte in tutto il mondo al procuratore generale degli Stati Uniti William Barr chiedendo giustizia per George Floyd.
“Per favore, non riesco a respirare“, sono state le ultime parole pronunciate da George Floyd a Minneapolis, il 25 maggio, mentre un agente di polizia premeva con un ginocchio sul suo collo per oltre sette minuti.
“Sto per morire!” continuava a dire George, con i polsi ammanettati dietro la schiena.
Quando finalmente l’agente di polizia ha deciso di togliere il ginocchio dal collo di George, il suo corpo non rispondeva più. È stato poi portato in ospedale dove è stato dichiarato morto.
George Floyd era un uomo nero disarmato. Poco prima l’impiegato di un negozio alimentari aveva chiamato la polizia pensando che George avesse provato a comprare sigarette con una banconota falsa. Quella telefonata si è rivelata fatale.
Se la polizia non avesse fatto un uso eccessivo e illegale della forza, George oggi sarebbe ancora vivo.
L’omicidio di George è l’ultimo di una serie di atti di violenza razzista contro i neri statunitensi, a riprova dei drammatici livelli sorprendenti di violenza e discriminazione nel paese. Ricordiamo l’uccisione di Ahmaud Arbery che era uscito a fare jogging, quella di Breonna Taylor che dormiva nel suo appartamento quando la polizia ha aperto il fuoco e molte altre ancora.
La polizia commette violazioni dei diritti umani a un ritmo incredibilmente elevato, in particolare contro le minoranze, in particolare contro i neri americani. Solo nel 2019, la polizia è stata coinvolta nella morte di oltre 1.000 persone negli Stati Uniti.
A seguito delle proteste, i quattro agenti coinvolti nella morte di George sono stati arrestati. Un primo passo, ancora insufficiente per arrivare alla giustizia. La famiglia e la comunità di George chiedono un atto di responsabilità da parte di tutti e la garanzia che ciò non accada di nuovo.
Le persone che negli Stati Uniti stanno protestando per chiedere risposte per la morte di George continuano a subire una forte repressione da parte della polizia.
Attivati ora e chiedi alle autorità statunitensi di assicurarsi che tutti i responsabili della morte di George Floyd siano portati di fronte alla giustizia.
Unisciti agli amici, alla famiglia e alla comunità di George e chiedi #JusticeforFloyd!