I difensori dei diritti umani di tutto il mondo sono in pericolo

MINSK, BELARUS - AUGUST 10, 2020: Police officers detain a participant in a protest against the results of the 2020 Belarusian presidential election. According to the Central Election Commission of Belarus, incumbent president Alexander Lukashenko gets 80.08% of the votes, with Sviatlana Tsikhanouskaya polling 10.09%. Mass protests erupted in major cities across Belarus in the evening of August 9. Natalia Fedosenko/TASS (Photo by Natalia FedosenkoTASS via Getty Images)

Migliaia di persone sono sotto attacco.

Difendere i diritti umani può costare la vita a tanti attivisti, giornalisti, semplici cittadini. Subiscono minacce e attentati, detenzione e tortura, a volte rischiano di essere portati via dalla propria casa di notte, senza poter rivedere i propri cari.

In troppi paesi assistiamo alla repressione violenta di chi si oppone, critica le posizioni del governo, denuncia crimini o violazioni dei diritti umani.

Non vogliamo restare a guardare. Vogliamo offrire sostegno, protezione, assistenza legale a chi si batte in modo pacifico per garantire a tutti gli essere umani un mondo più giusto.

Bernardo, Germain, Nasrin, Zayn. Sono solo alcuni dei nomi dei difensori dei diritti umani che rischiano la vita in questo momento. Vogliamo offrire loro tutto il sostegno possibile e aiutare le loro famiglie, lasciate nella disperazione più assoluta e spaventate da possibili ritorsioni.

Un mondo senza difensori dei diritti umani sarebbe meno onesto, meno giusto e meno equo. Sei con noi?

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Le storie dei difensori dei diritti umani

 

Muhammad Idris Khattak

è un difensore dei diritti umani e ricercatore del Pakistan, è improvvisamente scomparso. Il 13 novembre 2019 è stato rapito da quattro uomini in abiti civili mentre tornava a casa da Islamabad. Sei mesi dopo la sua scomparsa, il Ministro della Difesa ha confermato che Muhammad era stato arrestato con l’accusa di spionaggio e processato davanti al tribunale militare. Dove sia Muhammad, le sue condizioni di detenzione e lo stato del suo processo sono tutt’ora sconosciuti.

 
Amnesty International's chairman in Turkey Taner Kilic, delivers a speech during an Amnesty International meeting in Istanbul on August 28, 2018. - An Istanbul court on August 15, allowed the release of Amnesty International's Turkey chair Taner Kilic, who spent more than a year in jail over alleged links to a 2016 coup bid. (Photo by OZAN KOSE / AFP) (Photo credit should read OZAN KOSE/AFP via Getty Images)

Taner Kilic

ex presidente di Amnesty International Turchia, a luglio 2020 è stato condannato per “appartenenza a organizzazione terroristica” e condannato a sei anni e tre mesi di carcere dopo un processo iniquo. La corte ha condannato anche tre altri difensori dei diritti umani a 25 mesi di carcere – l’ex direttore Idil Eser, Gunal Kurun e Ozlem Dalkiran, per “associazione a organizzazione terroristica”.

 

Julian Carrillo

è stato ucciso il 24 ottobre 2018 da alcuni uomini armati non identificati. Lottava per i diritti del popolo indigeno Rarámuri a Coloradas de la Virgen, una comunità isolata della sierra Tarahumara nello stato messicano di Chihuahua. Julian era stato precedentemente vittima di minacce morte e attacchi collegati al suo impegno in difesa dell’ambiente in Messico. Almeno altri cinque membri della sua famiglia sono stati uccisi negli ultimi anni.

 

Tatyana Revva

è una dottoressa di un’unità di terapia intensiva di Kalach-on-Don, Russia meridionale, che continua a subire rappresaglie per aver esposto il problema della carenza dei dispositivi di protezione individuale (DPI) e altri problemi all’interno della pandemia da Covid-19. Sta portando avanti un appello contro una decisione del tribunale del 23 luglio che ha respinto la sua rivendicazione civile contro l’ospedale per aver imposto richiami disciplinari contro di lei. Tatyana Revva rischia un processo per aver fatto il suo dovere.

cifre

1.535

difensori dei diritti umani uccisi in tutto il mondo tra il 2015 e il 2018

248

giornalisti arrestati nel 2019

40

nuove leggi emanate in tutto il mondo che limitano il diritto di associazione.

 

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