Mohamed Boughalleb è un importante giornalista tunisino. Ha criticato spesso il presidente Kais Saied e altri funzionari in tv, radio e sui social media, accusandoli di malgoverno e corruzione. Nella Tunisia di Saied ogni dissenso è represso e il decreto legge 2022-54 sui reati informatici è diventata l’arma principale della sua guerra ai media.
Mohamed Boughalleb è stato arrestato il 22 marzo 2024, a seguito di una denuncia di un alto funzionario del Ministero degli affari religiosi che male aveva digerito le critiche del giornalista. È stato successivamente condannato a otto mesi di carcere per diffamazione e posto arbitrariamente in custodia cautelare in un caso separato. Le sue condizioni di salute sono gravemente peggiorate durante la detenzione a causa della mancata assistenza sanitaria.
Il 20 febbraio 2025 la Corte d’appello di Tunisi ha approvato la richiesta di libertà provvisoria, gli ha imposto un divieto di viaggio e ha deciso di rinviare il processo. Rischia cinque anni di carcere e una multa di 50.000 dinari (circa 16.000 euro).
Le autorità tunisine devono far cadere tutte le accuse nei confronti di Mohamed Boughalleb, detenuto esclusivamente per aver esercitato pacificamente il suo diritto alla libertà di espressione.
Il giornalismo non è un crimine!
Il 25 luglio 2021 il presidente Kais Saied si è attribuito poteri di emergenza, sostenendo che gli erano stati concessi dalla Costituzione tunisina del 2014. Dal febbraio 2022 la situazione dei diritti umani si è rapidamente deteriorata. Le autorità hanno ordinato successive ondate di arresti contro oppositori politici e presunti critici del presidente Saied.
Oltre 70 persone, tra cui oppositori politici, avvocati, giornalisti, attivisti e difensori dei diritti umani, sono state sottoposte a procedimenti giudiziari arbitrari e/o detenzioni arbitrarie dalla fine del 2022 in relazione all’esercizio dei loro diritti.
La repressione dell’opposizione e dei critici rappresenta un flagrante attacco allo stato di diritto e ai diritti umani, compresi i diritti alla libertà di espressione, di associazione e di riunione pacifica, tutelati dagli articoli 19, 21 e 22 del Patto internazionale sui diritti civili e politici e dagli articoli 9, 10 e 11 della Carta africana dei diritti umani e dei popoli.
Presidente della Repubblica Kais Saied
Route de la Goulette Site archéologique de Carthage, Tunisie
Email: contact@carthage.tn;
Twitter: @TnPresidency
Eccellenza,
Le scrivo per esprimere la mia profonda preoccupazione per i continui attacchi a Mohamed Boughalleb, arrestato nel marzo 2024, solo per aver esercitato pacificamente i suoi diritti umani. Le forze di sicurezza lo hanno arrestato il 22 marzo in seguito a una denuncia presentata da un alto funzionario del Ministero degli affari religiosi, dopo che Mohamed Boughalleb aveva pubblicamente messo in discussione le spese del Ministero.
Il 26 marzo 2024 il pubblico ministero presso il Tribunale di primo grado di Tunisi ha incriminato Mohamed Boughalleb per “aver attribuito atti illeciti a un pubblico ufficiale senza fornire prove” e per “aver insultato altri o disturbato la loro tranquillità attraverso le reti di telecomunicazioni pubbliche” ai sensi rispettivamente degli articoli 128 del Codice penale e 86 del Codice delle telecomunicazioni. Il 5 aprile 2024 un giudice istruttore presso il Tribunale di primo grado di Tunisi ha incriminato Mohamed Boughalleb in un caso separato ai sensi dell’articolo 24 del Decreto legge 2022-54 sui reati informatici per “aver utilizzato reti di telecomunicazione per produrre, inviare o diffondere ‘fake news’ o ‘dicerie’”; per “danneggiamento, diffamazione o istigazione alla violenza contro altri” a seguito di una denuncia di una professoressa che sosteneva che Mohamed Boughalleb l’avesse “insultata” su Facebook. Mohamed Boughalleb ha sostenuto che i commenti da lei definiti “insultanti” non provenivano dal suo account.
La salute di Mohamed Boughalleb è gravemente peggiorata durante la sua ingiusta detenzione. Soffre di malattie croniche come diabete e ipertensione e ha sviluppato problemi alla prostata. Il diabete si aggravato in carcere, scatenando ripetute infezioni. La sua vista e il suo udito sono stati gravemente compromessi. Nonostante ciò, non gli è stato concesso l’accesso a cure mediche adeguate in carcere, comprese le medicine quotidiane e le visite mediche regolari.
Il 20 febbraio 2025 la Corte d’appello di Tunisi ha approvato la richiesta di libertà provvisoria ma gli ha imposto un divieto di viaggio.
La esorto a far cadere tutte le accuse nei confronti di Mohamed Boughalleb, preso di mira esclusivamente per il pacifico esercizio dei suoi diritti umani. Inoltre, invito le autorità del Suo paese a cessare gli arresti mirati di critici, giornalisti e oppositori politici per il pacifico esercizio del loro diritto alla libertà di espressione.
La ringrazio per l’attenzione.