Il popolo del Sudan ha rischiato la vita e la sicurezza per chiedere un paese migliore. I manifestanti hanno combattuto coraggiosamente per il cambiamento invocando libertà, pace e giustizia, e nell’aprile di quest’anno il presidente Omar al-Bashir è stato estromesso dal governo.
Ma il popolo del Sudan ha avuto poco tempo per festeggiare.
Le forze paramilitari implicate nelle violazioni dei diritti umani nel Darfur stanno ora conducendo la brutale repressione contro i manifestanti pacifici che chiedono una leadership civile.
Dall’inizio di giugno ci sono state segnalazioni che le forze di sicurezza stanno usando munizioni vere sui manifestanti. I corpi sono stati gettati nel fiume Nilo. Ci sono prove evidenti di limitazioni di accesso a internet e social media.
L’Unione africana ha già sospeso il Sudan, e il primo ministro dell’Etiopia ha incontrato i leader militari del Sudan – il Consiglio militare di transizione – il 7 giugno 2019.
Con sufficiente pressione, possiamo garantire che le voci del popolo sudanese siano ascoltate in qualsiasi mediazione.
Chiedi al primo ministro Abiy Ahmed di fare pressioni sul Consiglio militare di transizione per ritirare immediatamente le forze di supporto rapido da qualsiasi operazione di polizia e forze dell’ordine, in particolare a Khartoum, e confinarle nelle loro caserme per la sicurezza pubblica.
Sii solidale con le persone in Sudan #WeAreAllSudan #EncampRSF