“Se fossimo in un paese libero, mio fratello non sarebbe stato ucciso … il suo unico crimine è stato quello di pensare in modo diverso“
Le forze di sicurezza del Venezuela, sotto il comando di Nicolás Maduro, hanno preso di mira i manifestanti scesi in piazza contro il governo.
Le autorità hanno risposto alle proteste ordinando all’esercito e alla polizia di reprimere e punire chi manifestava in strada.
In soli cinque giorni, almeno 41 persone sono morte durante le proteste, tutte ferite da colpi di arma da fuoco.
Più di 900 persone sono detenute arbitrariamente. Nella sola giornata del 23 gennaio – giorno in cui si sono svolte manifestazioni in tutto il paese – sono state segnalate 770 detenzioni arbitrarie.
Le prove raccolte da una nostra missione di ricerca indicano che le autorità statali hanno portato avanti esecuzioni extragiudiziali mirate contro persone che hanno partecipato in qualche modo alle proteste e che in seguito hanno descritto come “criminali” i manifestanti uccisi durante gli scontri con le autorità.
Firma questa petizione e chiedi al Consiglio delle Nazioni Unite per i diritti umani di prendere provvedimenti per affrontare la totale impunità che regna nel paese creando un meccanismo investigativo indipendente per monitorare e riferire sulla situazione dei diritti umani in Venezuela.
Secondo l’organizzazione non governativa Foro penal, dal 21 al 31 gennaio le autorità venezuelane hanno arrestato 137 bambini e adolescenti. Di questi casi, ne abbiamo documentato sei, tra cui quattro ragazzi arrestati nella città di San Felipe il 23 gennaio mentre stavano partecipando o semplicemente assistendo a una manifestazione.
I ragazzi ci hanno riferito che, dopo l’arresto, sono stati picchiati, definiti guarimberos (persone violente) e “terroristi”, privati del sonno, esposti a sostanze irritanti e minacciati di morte. Gli agenti che li avevano arrestati sarebbero appartenuti a varie forze di sicurezza ed erano accompagnati da persone in abiti civili.
Le autorità venezuelane devono porre fine alle politiche repressive sviluppate negli ultimi anni e adempiere ai loro obblighi di garantire giustizia, verità e riparazione alle vittime delle violazioni dei diritti umani e dei crimini di diritto internazionale.
Abbiamo chiesto al Consiglio Onu dei diritti umani di affrontare la completa impunità che prevale nel paese attraverso la creazione di un organismo indipendente d’indagine che monitori e riferisca sulla situazione dei diritti umani.
Inoltre, l’ufficio della procuratrice del Tribunale penale internazionale dovrebbe considerare quanto accaduto e, se li ritenesse fondati, incorporare i fatti nell’indagine preliminare già in corso sul Venezuela.
Infine, gli stati genuinamente preoccupati per la situazione dei diritti umani in Venezuela dovrebbero verificare l’applicabilità della giurisdizione universale, che è una forma alternativa di ricerca della giustizia per le vittime che non riescono a ottenerla a livello locale.