Perdere la casa. Perdere tutto, in un solo giorno. Nasu aveva 23 anni quando degli uomini armati, arrivati senza preavviso su dei bulldozer, hanno incendiato e raso al suolo la sua casa e quelle della sua comunità di Otodo Gbame, nella megalopoli nigeriana di Lagos.
Nasu viveva in uno slum: il governo nigeriano ha un progetto per la riqualificazione di quegli spazi che vorrebbe destinare a costruzioni residenziali di pregio e un centro commerciale.
Per fare spazio a questi progetti, senza alcun preavviso, 30 mila persone sono rimaste senza abitazione. Oggi sono costrette a vivere dentro le canoe, sotto i ponti o con amici e parenti.
La Nigeria sta vivendo un’importante crescita economica che, senza il rispetto dei diritti umani, rischia di mettere in condizioni di vulnerabilità migliaia di persone.
Nasu ha deciso di non arrendersi: in questo momento deve lottare per il diritto a una casa.
Aiutaci a cambiare la sua storia.
Tra il 9 novembre 2016 e il 9 aprile 2017, oltre 30.000 persone sono state sgomberate con la forza da Otodo-Gbame nello stato di Lagos, in Nigeria.
Nelle prime operazioni, avviate l’11 novembre 2016, decine di migliaia di persone sono state private di una casa con la forza e senza che per loro ci fosse una soluzione abitativa alternativa.
Nel giugno 2018 – quasi due anni dopo il primo sgombero forzato – una nostra missione di ricerca è tornata a Otodo-Gbame per parlare con i sopravvissuti.
Dalle testimonianze che abbiamo raccolto, risulta che migliaia di famiglie continuano a essere separate senza avere accesso ai loro mezzi di sostentamento. Oltre 100 bambini sono stati costretti a rinunciare all’istruzione.
Le autorità non hanno ancora avviato indagini indipendenti sugli sgomberi forzati e sull’uso eccessivo della forza da parte dei membri della polizia e dei militari.
La Federazione degli insediamenti informali è un movimento composto da persone povere che vivono nelle grandi città che rivendicano per tutti città più inclusive, resistenti e abitabili.
La Federazione ha oltre 40.000.000 di iscritti provenienti da centinaia di insediamenti informali negli Stati di Lagos e Rivers. Insieme ad altre organizzazioni, supportiamo il loro lavoro e le loro campagne e azioni per impedire nuovi sgomberi forzati.
S.E. Babajide Olusola Sanwo-Olu,
Governatore dello Stato di Lagos
Ufficio del Governatore
Ikeja
Stato di Lagos
Egregio Governatore,
siamo soci e sostenitori di Amnesty International, l’organizzazione non governativa che dal 1961 lavora in difesa dei diritti umani, ovunque siano violati.
Nasu Abdulaziz aveva 23 anni quando degli uomini armati e con dei bulldozer sono piombati senza preavviso sulla sua comunità di Otodo Gbame, a Lagos. Il governo deve avviare delle indagini su questo atto di violenza che ha portato alla distruzione di molte abitazioni in questa comunità centenaria. Sono state bruciate case, famiglie sono state uccise a colpi di arma da fuoco, sono stati usati gas lacrimogeni e beni di prima necessità sono andati distrutti. Si ritiene che nove persone siano rimaste uccise, altre 15 sono ancora disperse e 30.000 persone sono rimaste senza casa.
Le chiediamo di assicurare che venga svolta un’indagine completa sullo sgombero forzato della comunità di Nasu e che a ogni famiglia sia garantito il reinsediamento abitativo e una piena compensazione.
La ringraziamo per l’attenzione.