Azza dà coraggiosamente voce a chi ha subito tortura, detenzione arbitraria, violenza domestica o stupro in Egitto.
Ha co-fondato il Centro per l’assistenza legale delle donne egiziane e Avvocati per la giustizia e la pace e con il suo lavoro fornisce supporto legale e lezioni di alfabetizzazione alle donne povere e alle sopravvissute agli abusi.
Recentemente, Azza è stata arrestata e interrogata e rischia fino a 15 anni di carcere.
L’accusa è di aver diffamato l’immagine dell’Egitto affermando che le donne, nel paese, devono affrontare lo stupro.
Non può viaggiare, i suoi beni sono stati congelati e potrebbe essere condannata fino a 15 anni di carcere.
Firma l’appello e chiedi insieme a noi che:
- tutte le accuse contro di lei e gli altri difensori e difensore dei diritti umani egiziani siano ritirate immediatamente e senza condizioni,
- il divieto di viaggiare e il congelamento dei suoi beni siano revocati.
Unisciti al coraggio di Azza. Firma ora.
Recentemente, Azza è stata arrestata e interrogata. Ora deve affrontare l’accusa di aver diffamato l’immagine dell’Egitto affermando che le donne, nel paese, devono affrontare lo stupro.
Non può viaggiare, i suoi beni sono stati congelati e potrebbe essere condannata fino a 15 anni di carcere.
Il caso di Azza non è isolato.
Come lei, altri difensori e difensore dei diritti umani in Egitto a causa del loro coraggioso lavoro sono il bersaglio campagne diffamatorie da parte dei media filo-governativi.
Classificati come spie e li considerati una minaccia per la sicurezza nazionale sono sorvegliati dal governo e subiscono continue molestie da parte delle forze di sicurezza.
Molti stanno affrontando il carcere, a seguito della vicenda giudiziaria nota come “Caso 173” (l’inchiesta aperta nel 2011, dopo la caduta di Mubarak, il cui intento è “perseguire tutte le organizzazioni non governative accusate di ricevere finanziamenti dall’estero”. ndr).
President
Abdel Fattah al-Sisi
Office of the President
Al Ittihadia Palace
Cairo, Arab Republic of Egypt
Fax: +202 2391 1441
Email: p.spokesman@op.gov.eg
Twitter: @AlsisiOfficial
Egregio Presidente,
Siamo membri e sostenitori di Amnesty International, l’organizzazione non governativa che dal 1961 porta avanti campagne in difesa dei diritti umani.
Desideriamo esprimerle la nostra preoccupazione per Azza Soliman e gli altri HRD egiziani.
Le chiediamo con urgenza di far cadere ogni accusa contro Azza Soliman, immediatamente e senza condizioni e di revocare il divieto di viaggio e il congelamento dei suoi beni.
La esortiamo inoltre a ritirare il disegno di legge sulle ONG e a modificare la legge attuale, in linea con gli impegni costituzionali e internazionali assunti dall’Egitto per preservare il diritto di associazione.
La ringraziamo per l’attenzione.