Tweet ‘offensivi’: arrestato attivista del Bahrein

8 Maggio 2012

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Amnesty International ha chiesto l’immediato e incondizionato rilascio di Nabeel Rajab, direttore del Centro per i diritti umani del Bahrein, arrestato sabato 5 maggio all’aeroporto internazionale del paese, al rientro da un viaggio in Danimarca, Svezia e Libano.

Prima della partenza, non si era presentato a un interrogatorio relativo a presunti tweet ‘offensivi nei confronti di un’istituzione nazionale’.

Domenica 6 maggio, Rajab è stato interrogato su otto tweet ‘offensivi’ riguardanti il ministro dell’Interno del Bahrein e rimandato in carcere per sette giorni in attesa dello sviluppo delle indagini. Sempre il 6 maggio, Rajab è dovuto comparire in un processo nel quale è accusato di aver preso parte a una manifestazione illegale, nel corso della quale alcune persone compirono atti di violenza. Il processo è stato aggiornato al 22 maggio.

Rajab è detenuto in una cella della stazione di polizia di al-Houra, nella capitale Manama.  Per Amnesty International, è un prigioniero di coscienza che non ha mai usato né invocato violenza e che ha pubblicamente preso posizione contro gli atti di violenza nel corso delle manifestazioni.

L’8 maggio, la Corte d’appello del Bahrein ha svolto la sua prima udienza del processo di secondo grado nei confronti di 21 attivisti, ma ha disposto il rinvio al 12 maggio in quanto due imputati sono ricoverati i in ospedale. Uno di loro, l’attivista per i diritti umani Abdulhadi al-Khawaja, è in sciopero della fame da quasi tre mesi e le sue condizioni di salute sono critiche. Amnesty International continua a chiedere i rilascio di questi imputati.