Visione e missione

“Solo quando l'ultimo prigioniero di coscienza sarà liberato, quando l'ultima camera di tortura verrà chiusa, quando la Dichiarazione universale dei diritti umani delle Nazioni Unite sarà realtà per le persone di tutto il mondo, allora il nostro lavoro sarà finito”. Peter Benenson, Fondatore di Amnesty International

La dichiarazione universale dei diritti umani

Il 10 dicembre 1948, l’Assemblea generale delle Nazioni Unite proclamava la Dichiarazione universale dei diritti umani, in risposta “agli atti di barbarie […] che avevano offeso la coscienza dell’umanità” durante la seconda guerra mondiale.

Per la prima volta nella storia dell’umanità era stato redatto un documento che riguardava tutte le persone del mondo, senza distinzioni.

Per la prima volta veniva sancita l’esistenza di diritti di cui ogni essere umano deve poter godere per la sola ragione di essere al mondo.

Per la prima volta la comunità internazionale si assumeva la responsabilità di tutelare e promuovere specifici diritti posti alla base della convivenza civile e di affermare la dignità inviolabile di tutti gli esseri umani.

I diritti umani avrebbero rappresentato le fondamenta per la libertà, la giustizia e la pace.

Da allora, i diritti enunciati nella Dichiarazione universale dei diritti umani sono alla base della legislazione e degli standard internazionali in materia di diritti umani.

Dal 1961, Amnesty International ha fatto dei princìpi espressi nella Dichiarazione universale dei diritti umani la propria visione ed è impegnata ogni giorno nel mondo perché i diritti umani siano garantiti a tutte le persone. Sempre.

La Dichiarazione universale dei diritti umani