Bilancio sociale

Sui diritti umani non si torna indietro

L’edizione 2023 del Bilancio sociale rinnova la volontà di raccontare l’operato dell’organizzazione con responsabilità, chiarezza, veridicità e completezza; di esprimere il valore sociale del suo intervento in tutti gli aspetti significativi e di rendere conto ai portatori d’interesse interni ed esterni: persone titolari di diritti, persone che sostengono l’organizzazione, persone associate, persone attiviste, persone che lavorano per l’organizzazione, partner e istituzioni, soggetti del terzo settore, attori statali e non statali.

La descrizione del lavoro per la promozione e la difesa dei diritti umani, delle attività svolte e dei principali risultati ottenuti è integrata da elementi d’indirizzo strategico e valoriale, dati di contesto e scenario, testimonianze degli stakeholder e informazioni relative alla struttura organizzativa e al sistema di governo, sul piano nazionale e globale, esponendo i principali meccanismi di funzionamento della democraticità interna e del sistema di gestione dell’operatività. Sono inoltre presenti informazioni sulle persone che lavorano per l’organizzazione e sulle persone volontarie, sui risultati economico-finanziari e le principali iniziative di comunicazione e di raccolta fondi e informazioni legate alle pratiche e ai processi interni tesi alla responsabilità, trasparenza, tutela e conformità normativa.

 

I numeri 2023

Il nostro impatto per i diritti umani

Il cambiamento nella vita delle persone e delle comunità è il nostro fine. La complessità delle azioni e reazioni sociali non ci permette un percorso lineare, perché il cambiamento può manifestarsi scevro dalla logica causa-effetto e grazie al contributo di molti.

Riconosciamo, quindi, che il cambiamento per i diritti umani non possa essere il prodotto di un singolo intervento, bensì il risultato di uno sforzo collettivo e sostenuto, intrapreso da una molteplicità di persone e organizzazioni lungo un ampio periodo di tempo.

Creiamo valore e impatto quando il nostro contributo genera un cambiamento significativo nella vita delle persone e delle comunità.

 

Patrick Zaki è libero

La storia di Patrick Zaki è entrata nel cuore dell’intera società civile dopo il lancio della campagna #FreePatrickZaki che ha attraversato il paese intero coinvolgendo centinaia di migliaia di persone. La sua liberazione è la prova che le persone, quando si uniscono, possono cambiare il mondo.

Scopri di più

Le nostre priorità per i diritti umani

Dal 2022 abbiamo abbracciato nuove priorità che guideranno il nostro lavoro nel mondo e in Italia per essere un Movimento capace di condurre campagne che uniscono temi locali e di portata globale; rafforzare le proprie capacità e competenze per promuovere il cambiamento per i diritti umani; costruire ponti tra i movimenti e le persone, per ascoltare e amplificare le loro voci; rispondere con forza alle crisi dei diritti umani.

 

Le risorse economiche

Amnesty International ha tra i suoi princìpi fondanti la trasparenza e l’indipendenza ed essi guidano anche la raccolta e l’utilizzo delle risorse economiche. Per questo, non accetta fondi da enti pubblici, governi e istituzioni, ad eccezione dei progetti di Educazione ai diritti umani e accoglie donazioni da aziende e grandi donatori con specifiche attenzioni. Persegue la propria missione principalmente grazie al supporto e al sostegno dei donatori privati, persone che credono nei diritti umani e nelle libertà fondamentali di ogni individuo.

Il risultato finale del Bilancio d’esercizio 2023 ammonta a 755.744 euro. Il 2023 è il quarto anno di chiusura in avanzo di misura decisamente positiva, pur se inferiore (-42%) al risultato finale eccezionale dell’anno precedente e maggiormente in linea con quelli del recente passato.

I fondi raccolti sono pari a 15,1 milioni di euro (+1% rispetto al 2022), grazie alle persone che si avvicinano a noi e, anno dopo anno, confermano e accrescono il loro sostegno alla nostra mission.

I fondi utilizzati hanno un importo complessivo di 14,3 milioni di euro (+5% rispetto al 2022), e hanno consentito la prosecuzione dell’investimento ai fini della crescita economica, lo svolgimento del lavoro per i diritti umani, il rafforzamento della struttura organizzativa e il trasferimento del contributo economico al Movimento globale.

 

Torna su

 

Le nostre sfide

Il 2023 ha visto due importanti anniversari: i 75 anni della Dichiarazione universale dei diritti umani e i 25 anni dello statuto di Roma che ha istituito la Corte penale internazionale. A parte questo, è stato un anno in cui abbiamo assistito al pericoloso sfaldamento del sistema internazionale di protezione dei diritti umani. La guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina, il conflitto in Medio Oriente e quelli, meno noti, in Asia e in Africa hanno fatto registrare una sequenza infinita di crimini e di atrocità. L’inazione e i consueti doppi standard del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite hanno contribuito a questo sfacelo. Nell’azione di repressione delle proteste, gli stati trovano un nuovo alleato: le tecnologie, in particolare l’intelligenza artificiale generativa. Alla guerra sul campo si affianca così un’altra guerra, condotta con le armi della sorveglianza biometrica, del riconoscimento facciale e degli spyware, usati per controllare e intimidire attivisti, giornalisti, leader politici .La tecnologia sta permettendo una pervasiva erosione dei diritti: perpetuando politiche razziste, consentendo la diffusione e la limitazione della libertà d’espressione. Le pratiche autoritarie si affermano con narrazioni pubbliche basate sull’odio e radicate nella paura, invadono lo spazio civico e demonizzano individui e gruppi marginalizzati e a farne le spese sono, spesso, le persone rifugiate, migranti e i gruppi razzializzati. I contraccolpi per i diritti delle donne e l’uguaglianza di genere si sono intensificati, con minacce a molte delle conquiste ottenute negli ultimi 20 anni.

In Italia e nel mondo, Amnesty International ha lavorato instancabilmente per difendere e promuovere i diritti umani, affrontando le ingiustizie con coraggio e determinazione.

Stiamo lavorando per essere un’organizzazione più inclusiva, equa e accessibile, dando valore alle differenze e limitando i contrasti. Siamo pronti a rispondere con resilienza, impegno e innovazione, mantenendo salda la nostra missione di promozione e difesa dei diritti umani e costruendo un mondo più equo e solidale.

Continueremo a impegnarci senza riserve per difendere i diritti fondamentali di tutte le persone, ovunque esse si trovino, con la convinzione che solo attraverso la solidarietà e la collaborazione si possa costruire un mondo più giusto e inclusivo.