In questi anni abbiamo avviato alcuni progetti per sperimentare nuove forme di attivismo, in grado di far fronte e di rispondere alle sfide e ai cambiamenti attuali.
Questi progetti si sono concretizzati nei gruppi di lavoro Task Force, formati da attiviste ed attivisti che seguono una precisa modalità d’azione: specializzata e reattiva, in grado di garantire una risposta rapida ed efficace in determinate situazioni d’intervento in Italia.
Esperti, formatori e professionisti offrono ai nostri attivisti una formazione che li consenta un intervento efficace.
Le Task Force attualmente attive sono tre ed operano ogni giorno per contrastare e monitorare le forme di odio, discriminazione ed ingiustizia, in un’ottica di difesa dei diritti umani.
La Task Force Osservatori è un gruppo di attivisti e attiviste ad alta specializzazione che osserva, monitora e documenta determinate situazioni pubbliche a rischio di violazioni dei diritti umani in Italia.
Nello specifico, monitorano l’uso della forza da parte delle forze di polizia schierate in una manifestazione, o in altre situazioni di ordine pubblico, per verificare se questo rispetti o meno gli standard internazionali.
Nel concreto, osservano direttamente e riportano internamente (tramite report scritti, registrazioni audio-video, fotografie) determinati eventi selezionati nell’ambito della gestione dell’ordine pubblico.
La Task Force, attiva dal 2017, con una prima fase pilota, è oggi un gruppo di attivismo chiave nel contribuire alla tutela del diritto di protesta, tema centrale della campagna di Amnesty International Proteggo la protesta il cui obiettivo è che tutte le persone possano intraprendere azioni pacifiche e far sentire la propria voce, in sicurezza e senza ripercussioni.
I discorsi d’odio online, amplificati dai social network, sono la nuova linea di confine per chi si attiva e combatte in difesa dei diritti umani.
Un nuovo attivismo consapevole, determinato e organizzato è necessario per difendere con equilibrio, fermezza e competenza le vittime (dirette e indirette) di questa nuova ondata di violenza verbale e odio.
Per contrastare chi cerca, ogni giorno di più, di legittimare online comportamenti discriminatori, violenti e antisociali, è stato avviato un percorso di formazione rivolto ad un gruppo di lavoro specializzato nel monitoraggio e nell’attivazione contro i discorsi d’odio online: la Task Force Hate Speech.
Migrazione, islamofobia, minoranze etniche, questioni di genere e Lgbtqia+ sono stati gli argomenti che abbiamo individuato come i “temi caldi” su cui attivare il nostro lavoro di monitoraggio e risposta.
Terreno d’azione principale sono i forum e le sezioni di commenti dei quotidiani online e i loro profili social.
Il Gruppo di lavoro “Ricerca-Azione” rappresenta uno dei modi con cui la Sezione Italiana di Amnesty International si propone di conseguire l’obiettivo strategico di diventare più ampia, incisiva e inclusiva, diversificando le forme di attivismo e di mobilitazione della società civile con particolare attenzione all’attivismo specializzato. Partendo da alcuni territori pilota, la Task Force Ricerca-Azione sta sperimentando percorsi che supportino processi di partecipazione e auto-narrazione di persone con background migratorio, persone razzializzate e di nuova generazione, come leve fondamentali nella lotta per la rivendicazione dei diritti. L’attività si sviluppa con un approccio partecipativo e intersezionale, volto alla co-creazione di percorsi condivisi con le persone e le comunità protagoniste, partendo dalle diverse istanze, dai diversi contesti territoriali e, quando possibile, dagli spazi di partecipazione già esistenti.