Cina: la giornalista Zhang Zhan condannata nuovamente al carcere

22 Settembre 2025

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In risposta alle notizie secondo cui la giornalista e attivista cinese Zhang Zhan è stata condannata a quattro anni di carcere per “avere provocato disordini e suscitato liti” al termine del processo che si è svolto il 19 settembre presso la procura del nuovo distretto di Pudong (Shanghai), la direttrice per la Cina di Amnesty International, Sarah Brooks, ha dichiarato:

“Questa seconda condanna nei confronti di Zhang Zhan rappresenta un tradimento della dichiarata priorità della Cina di rispettare lo stato di diritto. Come l’avvocato Yu Wensheng e tante altre persone, l’impegno costante di Zhang nella difesa dei diritti umani e il suo rifiuto di restare in silenzio – anche dopo una detenzione che ha messo a rischio la sua salute e la sua vita – l’hanno resa un bersaglio”.

“Finché le autorità cinesi non saranno spinte a modificare leggi vaghe e troppo ampie e a rispondere della privazione sistematica della libertà delle persone che difendono i diritti umani, il futuro dei diritti umani nel paese resterà cupo”.

“La condanna priva di fondamento di Zhang deve essere annullata e lei deve essere scarcerata immediatamente. In attesa della liberazione, deve poter avere accesso ai contatti con un avvocato, con la sua famiglia e a cure mediche adeguate”.

“Le autorità cinesi devono porre fine all’uso distorto e di lunga data dell’accusa penale di ‘avere provocato disordini e suscitato liti’. E la comunità internazionale, compresi i partner bilaterali della Cina, deve fare in modo che la priorità non sia soltanto chiedere la liberazione di Zhang e di altre persone detenute ingiustamente, ma utilizzare concretamente la propria influenza per garantirne la libertà”.

Ulteriori informazioni

Secondo quanto riferito, la giornalista e attivista Zhang Zhan è stata condannata a quattro anni di carcere al termine del processo che si è svolto venerdì 19 settembre.

In precedenza, era stato riferito che, durante la detenzione, Zhang aveva intrapreso uno sciopero della fame ed era stata sottoposta ad alimentazione forzata. La sua famiglia e il suo avvocato sono stati oggetto di molestie e intimidazioni da parte delle autorità e non possono fornire aggiornamenti dettagliati sulla sua situazione. Per questo, si conosce molto poco sulle sue attuali condizioni di salute e su altri aspetti del caso.

Zhang Zhan era già stata incarcerata con la stessa accusa per aver documentato i primi giorni della pandemia di Covid-19 a Wuhan. Ex avvocata, si era recata a Wuhan nel febbraio 2020 per fornire informazioni sul campo su quanto stava accadendo. Aveva pubblicato sui social media notizie su come le autorità avessero fermato reporter indipendenti e vessato le famiglie delle persone malate di Covid-19.

Era scomparsa a Wuhan nel maggio 2020. In seguito, si era appreso che era stata arrestata dalle autorità cinesi e detenuta a Shanghai, dove era stata condannata per “avere provocato disordini e suscitato liti” al termine di un processo farsa. Zhang Zhan è stata scarcerata il 13 maggio 2024 dopo avere scontato una pena di quattro anni di carcere.

Dopo la scarcerazione è stata sottoposta a una stretta sorveglianza e a continue molestie da parte delle autorità, fino al nuovo arresto, meno di quattro mesi dopo. La sua detenzione è avvenuta poco dopo un viaggio nella provincia nord-occidentale di Gansu, dove aveva espresso solidarietà ad altre persone impegnate nella difesa dei diritti umani.

Durante la precedente detenzione Zhang aveva intrapreso uno sciopero della fame che aveva comportato ripetuti ricoveri ospedalieri e una drastica perdita di peso, fino a 37 chili – la metà di quanto pesava prima della privazione della libertà.