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Emine Ocak, una delle prime madri del sabato di piazza Galatasaray, l’associazione che da 30 anni scende in piazza ogni settimana a Istanbul per chiedere giustizia per le centinaia di persone scomparse o vittime di altre violazioni dei diritti umani negli anni Ottanta e Novanta, è deceduta il 23 luglio. Esempio di coraggiosa difensora dei diritti umani, ha trascorso una vita intera chiedendo giustizia, senza trovarla, per la morte sotto tortura di suo figlio Hasan, nel marzo 1995.
Il suo corpo venne ritrovato 58 giorni dopo la sparizione in una tomba anonima in mezzo a una foresta. Sebbene nel 2004 la Corte europea dei diritti umani abbia giudicato la Turchia responsabile della violazione del diritto alla vita di Hasan Ocak, a oggi la giustizia turca non ha portato di fronte alla giustizia alcuno dei responsabili della sparizione forzata e della morte a seguito di tortura del ragazzo.
