Alla vigilia della Festa del lavoro, Amnesty International ha sollecitato il governatore di Istanbul, Davut Gül, a revocare il divieto di “azioni di gruppo in piazza Taksim e in viale Istiklal”, due luoghi importanti e iconici della città turca, annunciato per asseriti “motivi di sicurezza”.
Nel 2024 lo stesso divieto era stato giustificato dal timore di “attacchi terroristici” e dal “traffico intenso” nella zona.
Nonostante nel 2023 una sentenza della Corte costituzionale abbia stabilito che impedire le celebrazioni del 1° maggio in piazza Taksim sia una violazione del diritto di organizzare eventi pubblici e manifestazioni sancito dall’articolo 34 della Costituzione, il divieto di riunirsi in piazza Taksim in occasione della Festa del lavoro, imposto nel 2013, resta in vigore.
Il 29 e il 30 aprile diverse persone sono state arrestate nelle loro abitazioni in quella che è stata considerata un’azione preventiva per evitare che potessero dirigersi in piazza Taksim il 1° maggio.