Villaggio di Daw Ngay Ku, Kayah. Myanmar
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Il 26 maggio a Lubiana, in Slovenia, è stato raggiunto l’accordo su un trattato in materia di cooperazione giudiziaria nei casi di genocidio, crimini contro l’umanità e crimini di guerra.
Il testo è stato approvato per consenso al termine di due settimane di negoziati che hanno coinvolto delegazioni di oltre 70 stati, organizzazioni internazionali e gruppi della società civile.
Il trattato, la “Convenzione di Lubiana e dell’Aia sulla cooperazione internazionale in materia di indagini e procedimenti giudiziari sul genocidio, sui crimini contro l’umanità, sui crimini di guerra e su altri crimini internazionali”, conosciuto anche come Trattato sulla reciproca assistenza giudiziaria, descrive gli obblighi degli stati in materia di cooperazione giudiziaria ed estradizione nelle indagini su crimini di diritto internazionale.
Il trattato riempie un vuoto nei rapporti tra diritto internazionale e giustizia internazionale chiarendo e sancendo i doveri e gli obblighi degli stati di assistersi vicendevolmente nei casi che riguardano crimini internazionali. È una sorta di “cassetta degli attrezzi” nella lotta contro l’impunità e rafforza il ruolo dei sistemi giudiziari nazionali nella punizione dei crimini oggetto della Convenzione.
“In un mondo nel quale vi sono sempre più atrocità e tante vittime sono lasciate senza alcun rimedio giudiziario a disposizione, l’adozione di questa nuova Convenzione rappresenta uno storico passo avanti verso la giustizia”, ha dichiarato Fisseha Tekle di Amnesty International.