Aggiornamento 15/12/2025 – Maryia Kalesnikava è stata scarcerata il 13 dicembre insieme ad altre 122 persone nell’ambito di un negoziato con gli Stati Uniti d’America in cambio dell’alleggerimento delle sanzioni verso l’esportazione del potassio bielorusso. Questo conferma che le autorità bielorusse usano cinicamente le persone in carcere come pedine di scambio. Centinaia se non migliaia di persone restano condannate solo per aver preso la parola contro il governo.
Aggiornamento 20/11/2024 – Secondo la sorella Tatsiana, Maryia è attualmente detenuta nell’unità medica del carcere e ha avuto la possibilità di vedere suo padre. Tatsiana ha dichiarato “Siamo molto felici che nostro padre abbia potuto visitare Maryia. La cosa importante è che Maryia sia viva”.
Maryia era stata detenuta in totale isolamento per oltre 600 giorni e l’ultima volta che la famiglia aveva avuto sue notizie era stato il 15 febbraio 2023.
Musicista professionista, Maryia Kalesnikava ha riempito la sua vita di arte. Le piace incontrare nuove persone e imparare da loro e sogna una Bielorussia in cui tutti siano rispettati e possano parlare liberamente.
Durante le elezioni presidenziali del 2020, Maryia ha sostenuto la campagna della candidata presidenziale indipendente Svyatlana Tsikhanouskaya. Nel frattempo, tutti i principali candidati dell’opposizione erano stati incarcerati o costretti a fuggire dal paese. Anche se si sono diffusi sospetti di brogli, Alyaksandr Lukashenka è stato rieletto in quell’anno per il suo sesto mandato.
Dopo le elezioni, anche Svyatlana Tsikhanouskaya è stata costretta all’esilio e Maryia è emersa come la figura di opposizione di più alto profilo. Le sue foto mentre affronta la polizia in assetto antisommossa facendo un simbolo a forma di cuore con le mani hanno fatto il giro del mondo.
Il 7 settembre 2020, Maryia è stata rapita dalle autorità bielorusse. Trascinata in un furgone da uomini col volto coperto, è stata portata al confine dove è stata minacciata e spinta a lasciare il paese. Dopo essere scappata dal finestrino del furgone e aver strappato il passaporto, è stata arrestata, trattenuta e condannata a 11 anni di prigione in un processo iniquo con accuse tra cui “minaccia alla sicurezza nazionale” ed “estremismo”.
Maryia è ora imprigionata in condizioni spaventose: isolata, senza cure e senza possibilità di comunicare con la sua famiglia. Ha un accesso limitato all’assistenza sanitaria di cui ha bisogno. La sua famiglia non ha più sue notizie da oltre un anno.
Firma l’appello e chiedi che Maryia venga immediatamente scarcerata.
Maryia ha studiato alla Scuola di musica e poi si è laureata all’Accademia di musica statale bielorussa come flautista e direttrice d’orchestra. Nel 2017 ha preso parte alla creazione della comunità artistica “Artemp”, in Germania, che ospitava eventi di arte contemporanea e ha iniziato a ospitare musicisti in Bielorussia per eseguire musica contemporanea. In quegli anni si muoveva dalla Germania alla Bielorussia, ma quando scoppiò la pandemia di Covid-19 nel 2020 decise di rimanere in Bielorussia.
Nel maggio 2020 Viktar Babaryka decise di candidarsi alla presidenza. Chiese a Maryia di unirsi al suo team, cosa che lei accettò. Lei divenne una leader dell’opposizione dopo che Viktar Babaryka e un altro candidato alla presidenza, Siarhei Tsikhanouski, furono arrestati in vista delle elezioni presidenziali del 9 agosto.
Insieme a Svyatlana Tsikhanouskaya e Veranika Tsapkala, Maryia formò un trio tutto al femminile che mobilitò le persone in tutta la Bielorussia per sfidare il presidente in carica Alyaksandr Lukashenka e votare per il cambiamento.
Il 9 agosto 2020 la Commissione elettorale centrale annunciò che Alyeksandr Lukashenka aveva vinto il suo sesto mandato, anche se secondo le piattaforme di registro indipendenti per il voto si ritiene ampiamente che Tsikhanouskaya abbia ricevuto una valanga di voti. Nei tre giorni successivi, Amnesty International e gruppi locali per i diritti umani hanno raccolto testimonianze orribili di manifestanti in Bielorussia che hanno affermato di essere stati maltrattati e torturati nei centri di detenzione, tra cui essere stati denudati, picchiati e minacciati di stupro.
Ministro degli Affari Esteri
Ministero degli Affari Esteri della Repubblica di Bielorussia
vul. Lenina 19
220030,Minsk
Repubblica di Bielorussia
Egregio Ministro,
La invitiamo a prendere tutte le misure necessarie per scarcerare immediatamente Maryia Kalesnikava, arrestata arbitrariamente e processata sulla base di accuse inventate.
Maryia è stata condannata a 11 anni di prigione semplicemente per aver esercitato il suo diritto alla libertà di espressione e di associazione, per essersi espressa contro gli arresti arbitrari e le durante le elezioni presidenziali del 2020, ampiamente contestate.
Inoltre, chiediamo che vengano prese tutte le misure necessarie per proteggere Maryia dai maltrattamenti e dalle torture, fornirle accesso a un’assistenza sanitaria adeguata, consentirle di contattare i suoi avvocati e la sua famiglia, annullare la sua ingiusta condanna e cancellare il suo nome dall’elenco governativo delle persone coinvolte in “attività terroristiche”.
Grazie per l’attenzione.