Donald Trump - © Alex Wong/Getty Images
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In una nota stampa Margareth Huang direttrice generale di Amnesty International Usa, è intervenuta per commentare l’attacco aereo statunitense della notte del 6 aprile contro la base aerea siriana di Homs.
“Il presidente Donald Trump ha detto che l’attacco è stato motivato dalla preoccupazione per le vite dei civili siriani. Ma la sua amministrazione ha mostrato un cinico disprezzo per i siriani che cercano di fuggire per salvarsi la vita. Gli chiediamo di revocare immediatamente il Muslim ban e di porre fine alle restrizioni nei confronti dei rifugiati siriani – ha affermato Huang – Nei recenti attacchi aerei della coalizione a guida Usa in Iraq e in Siria sono stati uccisi centinaia di civili, molti dei quali erano donne e bambini intrappolati nelle loro abitazioni.”
L’amministrazione statunitense è intervenuta tre giorni dopo il bombardamento chimico che aveva causato la morte di oltre 80 civili nella provincia di Idlib. In occasione dell’incontro del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite avevamo richiesto di adottare immediatamente una risoluzione volta a far rispettare il divieto di attacchi con armi chimiche e di favorire la consegna alla giustizia degli autori di questi crimini.
“Negli ultimi sei anni il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite non è stato in grado di proteggere la popolazione civile siriana. È fondamentale che gli stati membri del Consiglio di sicurezza adottino una risoluzione per avviare un’indagine sul terreno circa l’attacco chimico di Khan Sheikhoun e per far sì che i responsabili ne rispondano di fronte alla giustizia“, ha concluso Huang.
La retorica al vetriolo della campagna di Donald Trump incarna una tendenza globale verso politiche sempre più arrabbiate e divisive. I primi segnali che arrivano dopo la sua elezione suggeriscono una politica estera che indebolirà fortemente la cooperazione multilaterale e che darà inizio a una nuova era di maggiore instabilità e reciproco sospetto. Leggi la scheda di approfondimento del Rapporto Annuale.