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A prescindere dalla scelta politica di lasciare l’Unione europea con o senza un accordo, nella gestione della Brexit il Regno Unito dovrà tener conto delle nostre forti preoccupazioni, evidenziate in una nota ufficiale, per il rispetto dei diritti umani.
Irlanda del Nord
In quanto co-firmatario dell’Accordo del venerdì santo, il governo di Londra deve assicurare il completo mantenimento delle garanzie sui diritti umani in esso previste, tra le quali l’uguaglianza di diritti di tutti i cittadini, a prescindere se siano irlandesi o britannici, e la totale libertà di movimento da e per l’Irlanda del Nord, condizione per il pieno esercizio dei diritti all’istruzione, alla salute, al lavoro e alla vita familiare.
Cittadini dell’Unione europea
Il governo di Londra deve assicurare il rispetto dei diritti dei cittadini dell’Unione europea e dei loro familiari residenti nel Regno Unito così come dei diritti di oltre un milione di cittadini britannici residenti nell’Unione europea. In particolare, dev’essere garantito che i figli dei cittadini comunitari non siano soggetti ai poteri sull’immigrazione previsti dallo EU Settlement Scheme (concernente il diritto a risiedere permanentemente nel Regno Unito) nei casi in cui siano o abbiano diritto a essere registrati come cittadini britannici.
Accesso al cibo
Nel Regno Unito sta già aumentando il ricorso ai banchi alimentari. Il governo di Londra dovrà garantire la sicurezza alimentare a tutti – soprattutto alle persone più vulnerabili -, che le forniture di cibo non saranno interrotte e che tutti abbiano accesso a un livello di cibo adeguato e che ci si possa permettere dal punto di vista economico.
Accesso alle medicine
Altrettanto fondamentale sarà assicurare che ogni persona benefici del diritto alla salute. Non dovrà esserci pertanto alcuna interruzione nelle forniture di medicinali e il governo dovrà rimuovere ogni eventuale ostacolo al fine di garantire il tempestivo accesso a medicinali di buona qualità e a prezzi sostenibili.
Immigrazione e sistema d’asilo
Nel momento in cui il governo di Londra cerca di rivedere le norme sull’immigrazione in vista della fine del regime di libero movimento all’interno dell’Unione europea, è fondamentale che ogni riforma protegga e rispetti i diritti all’asilo, alla vita familiare, alla vita privata, persegua il migliore interesse dei minori e tuteli le persone dai poteri eccessivi dello stato in materia d’immigrazione e dallo sfruttamento di terze parti.