Cina: scomparso avvocato per i diritti umani

2 Febbraio 2009

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Cina: noto avvocato per i diritti umani scomparso da due settimane e a rischio di tortura, denunciano tre organizzazioni per i diritti umani

CS016: 03/02/2009

Amnesty International, Human Rights Watch e Human Rights in China hanno sollecitato il governo di Pechino a fornire immediatamente informazioni su Gao Zhisheng, noto avvocato per i diritti umani, scomparso due settimane fa. Le tre organizzazioni per i diritti umani temono che Gao possa subire torture e chiedono il suo rilascio immediato.

Gao era sotto costante sorveglianza di polizia insieme ai suoi familiari da quando, nel 2006, era stato condannato per ‘incitamento alla sovversione’ con sospensione della pena. Le sue ultime notizie risalgono al 19 gennaio. Secondo fonti attendibili, sarebbe stato arrestato dalle forze di sicurezza e si troverebbe in stato di detenzione in un luogo imprecisato.

Giudicato nel 2001 tra i dieci migliori avvocati di tutta la Cina da una pubblicazione del ministero della Giustizia, Gao è un avvocato autodidatta che ha difeso le vittime di alcuni dei più gravi e controversi casi di violazioni dei diritti umani da parte della polizia e di altri funzionari pubblici. Nel 2005 aveva scritto una serie di lettere al presidente Hu Jintao e al premier Wen Jiabao, chiedendo la cessazione delle torture ai danni dei praticanti del Falun Gong e la fine della persecuzione contro i cristiani e gli attivisti per i diritti umani.

Nel settembre 2007 aveva trascorso alcune settimane in carcere per aver denunciato al Congresso Usa la situazione dei diritti umani in Cina. In quell’occasione, era stato sottoposto a brutali torture: pestaggi, scariche elettriche sui genitali, sigarette accese poste vicino agli occhi. Dopo il rilascio, persone a lui vicine lo avevano descritto come ‘un uomo distrutto’, sia fisicamente che psicologicamente.

Amnesty International, Human Rights Watch e Human Rights in China hanno chiesto ai governi e agli organismi intergovernativi di fare pressioni sul governo di Pechino affinché garantisca l’incolumità di Gao Zhisheng e ne disponga il rilascio il più presto possibile.

FINE DEL COMUNICATO                                              Roma, 3 febbraio 2009

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