Cuba, cambio leadership: “Opportunità storica per i diritti umani”

16 Aprile 2018

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Il termine della presidenza di Raúl Castro, previsto il 19 aprile, offre un’opportunità storica per invertire la situazione dei diritti umani a Cuba“.

Lo ha dichiarato Erika Guevara-Rosas, direttrice di Amnesty International per le Americhe, che in una nota ufficiale indica la roadmap che la nuova amministrazione dovrebbe seguire per favorire un positivo cambiamento, intitolata.

Questo è il momento opportuno per avviare un dialogo importante e costruttivo sul futuro di Cuba. Il nuovo presidente dovrà cogliere l’occasione, a partire dai progressi nel campo dell’istruzione e dell’accesso alle cure mediche, per affrontare tutte le sfide storiche del paese, soprattutto le limitazioni tuttora in corso ai diritti alla libertà d’espressione e di manifestazione pacifica“, ha dichiarato Erika Guevara-Rosas, direttrice di Amnesty International per le Americhe.

Pur non potendo visitare Cuba da quasi tre decenni,  siamo riusciti a documentare gli arresti, le intimidazioni e le minacce nei confronti di attivisti e giornalisti indipendenti nei mesi precedenti la prevista fine del mandato di Raúl Castro.

Negli ultimi tre anni, abbiamo identificato almeno 11 prigionieri di coscienza, in carcere solo per aver espresso pacificamente le loro opinioni.

“Il governo non deve perdere l’opportunità per dare inizio a una nuova epoca di rispetto dei diritti umani. Attraverso il dialogo con tutti i settori della società cubana – comprese le organizzazioni per i diritti umani, i sindacati e i giornalisti indipendenti e altri attori della società civile – le autorità cubane dovranno garantire i diritti di tutti i cubani, compresi quelli che esprimono critiche nei confronti del governo, attraverso provvedimenti come la fine della censura, l’adeguamento del sistema giudiziario agli standard internazionali e il contrasto a ogni forma di discriminazione”, ha aggiunto Guevara-Rosas.

La nuova amministrazione dovrebbe affrontare problemi, urgenti e duraturi, in via prioritaria e propone 15 misure concrete da adottare in cinque aree-chiave.

Il documento “Trasformare il confronto in dialogo