Ellissi, il podcast che amplifica le voci cancellate

25 Luglio 2024

Tempo di lettura stimato: 1'

Ellissi raccoglie le storie di persone i cui diritti umani vengono negati e non possono raccontarle. La voce di Gianmarco Saurino cerca di illuminare – e di amplificare – spazi e voci vuote. Come quelle parti di frase che vengono omesse, date per scontate, ma che ci sono, e che hanno un nome preciso: Ellissi.

Da Aleksandra Skochilenko, l’artista russa arrestata a San Pietroburgo per la sua attività di diffusione di informazioni sulla guerra in Ucraina a Julian Assange, accusato di aver diffuso, attraverso il sito WikiLeaks, documenti riservati, che contenevano riferimenti anche a crimini di guerra commessi dagli Stati Uniti.

Ellissi è scritto da Giuseppe Paternò Raddusa, prodotto da Emons Record e Amnesty International Italia. La seconda stagione è in collaborazione con Domani.

Puoi ascoltare il podcast su Spotify e Apple podcast.

Le storie della seconda stagione

 

Bhopal

Nel 1984 a Bhopal, nell’India centrale, la fuoriuscita di gas mortali da una fabbrica di pesticidi ha causato oltre 20.000 decessi e danni incancellabili sul territorio. A distanza di 40 anni e a fronte di risarcimenti irrisori per le vittime e le loro famiglie, Bhopal aspetta ancora giustizia: quello che è il più grande disastro industriale al mondo non è mai stato riconosciuto come tale dalle aziende chimiche che lo hanno provocato.

 

Ascolta l’episodio “Destinazione Bhopal“

 
©Reuters

Narges Mohammadi

Gianmarco Saurino racconta la storia di Narges Mohammadi, premio Nobel per la pace nel 2023 “per la sua lotta contro l’oppressione delle donne in Iran e la sua lotta per promuovere i diritti umani e la libertà per tutti”. Voce tra le più influenti al mondo contro il regime degli ayatollah, Mohammadi è detenuta nel carcere di Evin. Negli ultimi anni, è stata arrestata tredici volte e sottoposta a torture e maltrattamenti, ma non ha smesso di lottare per i diritti delle persone in Iran.

 

Ascolta l’episodio “Narges Mohammadi“

 

Ana Maria Santos Cruz

Ana Maria Santos Cruz è la madre di Pedro Henrique, attivista per la giustizia razziale ucciso nello stato di Bahia, in Brasile, da tre agenti di polizia. Gli uomini, incriminati, sono ancora in servizio e il processo non è mai cominciato. Ana Maria è una donna coraggiosa che, in un contesto difficile, affronta a viso aperto l’impunità e l’arroganza di chi ha assassinato suo figlio.

 

Ascolta l’episodio “Madri“

 
Courtesy of Jeffry Scott

Leonard Peltier

Leonard Peltier, attivista del Movimento Indiano Americano, ormai quasi ottantenne, è detenuto in un carcere in Florida. Condannato a due ergastoli per l’omicidio di due agenti FBI uccisi nel 1975. Leonard ha sempre sostenuto la sua innocenza; sia nella ricostruzione degli omicidi che nelle vicende processuali le ambiguità sono state numerose, tra testimonianze ritrattate e procedure scorrette. Peltier oggi vive in condizioni di salute precarie, senza il diritto di poter usufruire della libertà vigilata.

 

Ascolta l’episodio “Un miglio“.

 
Cancillería del Ecuador

Julian Assange

Julian Assange è stato accusato di aver diffuso, attraverso il sito WikiLeaks, documenti riservati, che contenevano riferimenti anche a crimini di guerra commessi dagli Stati Uniti. La vicenda di Assange, al centro di un caso che ha scatenato clamore mediatico in tutto il mondo, consente una riflessione importante sulla libertà di espressione e sull’importanza che quest’ultima sia garantita sempre e ovunque. Ma è davvero così?

Ascolta l’episodio “Democrazia“.

 
© Amnesty Poland/Karolina Jackowska

Justyna Wydrzyńska

Justyna Wydrzyńska è tra le fondatrici di un collettivo che offre consulenza riguardo all’accesso all’aborto sicuro in Polonia, uno degli stati dell’Unione Europea con le leggi più restrittive riguardo all’interruzione di gravidanza. Nel 2020, Wydrzyńska entra in contatto con una donna vittima di un compagno abusante, decisa ad abortire. La sua consulenza viene denunciata dall’uomo e l’attivista viene condannata a otto mesi di lavori socialmente utili. Il suo caso costituisce un inquietante precedente, segnando uno dei momenti più sofferti nella storia di chi combatte per l’accesso sicuro all’aborto.

Ascolta l’episodio Doula.