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La notizia della prossima vendita da parte degli Usa agli Emirati arabi uniti di 18 droni armati per un valore di 2,9 miliardi di dollari preoccupa fortemente Amnesty International, secondo la quale l’amministrazione Trump potrebbe in questo modo rendersi complice di crimini di guerra nello Yemen.
Gli Emirati arabi uniti potrebbero usare questi droni armati per compiere violazioni del diritto internazionale umanitario nello Yemen, dove è in corso un conflitto da oltre cinque anni, contribuendo ad acuire quella che è già considerata la più devastante catastrofe umanitaria contemporanea.
La prevista vendita preoccupa anche per quanto riguarda il conflitto in Libia, dove le forze armate degli Emirati arabi uniti hanno già usato i droni, violando l’embargo Onu sulle armi, per compiere attacchi per conto delle Forze armate arabe libiche, il gruppo armato che controlla gran parte della Libia orientale.
Questi attacchi hanno colpito centri abitati e strutture sanitarie tra cui ospedali da campo e ambulanze.
Amnesty International Usa ha sollecitato l’amministrazione Trump a fermare immediatamente i trasferimenti di armi, equipaggiamento e assistenza militare a tutte le parti coinvolte nel conflitto dello Yemen e a rispettare il divieto, proclamato dalle Nazioni Unite attraverso un embargo, di trasferire armi ed equipaggiamento che possono essere usati nel conflitto della Libia.