La protesta di attiviste e attivisti di “Palestine Action” in carcere

24 Dicembre 2025

Photo by Leon Neal/Getty Images

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Due mesi fa, nel Regno Unito, otto persone detenute appartenenti al gruppo “Palestine Action” hanno intrapreso uno sciopero della fame per protestare contro la loro condizione processuale e una detenzione preventiva che, in alcuni casi, va avanti da oltre un anno.

Nel luglio 2025 “Palestine Action” è stata aggiunta all’elenco delle organizzazioni “terroristiche” del Regno Unito. Il sostegno all’organizzazione, anche attraverso la mera esibizione di un cartello contenenti frasi solidali, è punibile con una pena detentiva fino a sei mesi. Nella seconda metà dell’anno sono state arrestate per questo motivo oltre 2300 persone.

Amnesty International Regno Unito ha dichiarato che è scioccante che queste persone siano state spinte ad avviare una protesta che potrebbe avere effetti nefasti sulla loro salute a causa delle crudeli misure antiterrorismo adottate dal governo di Londra.

Qesser Zurah

Secondo le ultime notizie, alcune delle persone in sciopero della fame sono state ricoverate a seguito del peggioramento delle loro condizioni di salute: tra queste la ventenne Qesser Zurah, che ha dovuto interrompere la protesta al quarantottesimo giorno. Altri due attivisti l’hanno a loro volta terminata.

Amnesty International chiede che le accuse di far parte di una “rete del terrorismo” siano annullate e che le persone ancora in sciopero della fame ricevano le cure mediche di cui necessitano.
L’organizzazione per i diritti umani ha ammonito che ogni eventuale perdita di vite umane in tale situazione potrebbe essere del tutto evitabile.