Le Ong lanciano l’allarme sulla salute delle donne e delle ragazze in fuga dall’Ucraina

18 Marzo 2022

©DANIEL LEAL/AFP via Getty Images

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Circa 70 organizzazioni non governative, tra le quali Amnesty International, hanno sollecitato la comunità internazionale a garantire la massima protezione per la salute sessuale e riproduttiva delle donne e delle ragazze, così come dei gruppi marginalizzati, in fuga dall’Ucraina.

Gli attacchi russi hanno colpito la popolazione civile e le infrastrutture fondamentali, come gli ospedali e altri centri sanitari. Nei prossimi mesi c’è il rischio di un forte incremento dei tassi di mortalità materna e infantile e della diffusione di malattie.

Il sistema sanitario dell’Ucraina è al collasso e l’accesso ai servizi medici essenziali è nullo nelle zone sotto attacco e ridotto in quelle ancora risparmiate.

Con la guerra, c’è il pericolo di un aumento della violenza di genere, della violenza sessuale e dello sfruttamento sessuale.

La maggior parte dei quasi due milioni di sfollati interni e degli oltre tre milioni di rifugiati è costituita da donne, ragazze e bambine: anche per loro, il rischio di subire violenza è elevato.

In molti degli stati che stanno accogliendo le persone in fuga dall’Ucraina sono in vigore norme che limitano l’accesso ai servizi essenziali e urgenti di salute riproduttiva. A queste difficoltà si sommano anche gli alti costi delle prestazioni sanitarie.

Per questo, le 70 organizzazioni non governative sollecitano i governi europei, i donatori e la comunità internazionale nel suo complesso a garantire che siano tutelati i diritti sessuali e riproduttivi delle persone in fuga dall’Ucraina, per quanto riguarda in particolare la contraccezione d’emergenza e altri metodi contraccettivi, l’interruzione di gravidanza, le cure prenatali, la profilassi post-esposizione e i trattamenti contro le infezioni a trasmissione sessuale.

È possibile leggere il testo completo della dichiarazione a questo link.