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Martedì 17 maggio, la polizia del Chiapas, sud del Messico, ha intercettato due camion che trasportavano 513 migranti, incluse 32 donne e quatto bambini, provenienti dall’America Centrale, dai Caribi e dall’Asia. I migranti erano stipati nei rimorchi in condizioni squallide, il che sottolinea ancora una volta la mancanza di un’adeguata protezione delle migliaia di persone che cercano di attraversare il paese ogni anno.
La procura di stato ha annunciato che sei persone, compresi i conducenti, sono state arrestate perché sospettate di tratta di persone.
‘Sebbene sia positivo che le autorità messicane abbiano intercettato questi camion e avviato un’indagine, le terribili condizioni che i migranti devono sopportare mettono in evidenza la vulnerabilità di decine di migliaia di migranti irregolari che attraversano il Messico ogni anno‘ – ha dichiarato Susan Lee, direttrice del Programma Americhe di Amnesty International.
‘Le autorità messicane devono fare di più per proteggere le tante persone che affrontano uno dei viaggi più pericolosi al mondo nella speranza di trovare una vita migliore‘.
Secondo fonti ufficiali, i migranti dovevano arrivare negli Usa, dove ciascuno aveva accettato di pagare 7000 dollari al loro presunto trafficante.
I migranti hanno sofferto per la mancanza di aria e acqua durante il viaggio, viste le condizioni di sovraffollamento dei camion che trasportano rispettivamente 240 e 273 persone.
Decine di migliaia di migranti irregolari attraversano il Messico ogni anno e subiscono diverse violazioni dei diritti umani da parte di bande criminali organizzate, inclusi sequestri, minacce e aggressioni.
Secondo Amnesty International, molti subiscono abusi anche da parte delle autorità messicane, compresi l’uso eccessivo della forza e le detenzioni arbitrarie. Non avendo uno status legale, è molto difficile per i migranti ottenere che le loro denunce siano effettivamente esaminate e raramente i responsabili delle violazioni vengono chiamati a risponderne.
L’organizzazione per i diritti umani ha sollecitato le autorità messicane federali a predisporre un’unità per coordinare azioni allo scopo di proteggere i migranti irregolari in Messico e portare di fronte alla giustizia i responsabili delle violazioni dei diritti umani.
‘I migranti irregolari devono essere in grado di denunciare le violazioni senza paura di essere espulsi o rimpatriati, le autorità messicane dovrebbero raccogliere e pubblicare dati ufficiali precisi riguardanti le violazioni dei diritti umani dei migranti, incluse le morti violente e le denunce di persone scomparse. Solo con uno sforzo serio e coordinato le autorità messicane potranno proteggere i migranti dalle tante minacce che devono affrontare‘ – ha concluso Lee.