Sea Watch: 40 Organizzazioni scrivono a Conte chiedendo un porto sicuro per le persone a bordo della Sea Watch 3

27 Giugno 2019

@OLMO CALVO/AFP/Getty Images

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Sea Watch: 40 Organizzazioni scrivono al presidente Conte chiedendo con urgenza un porto sicuro per i minorenni e per le altre persone a bordo della Sea Watch 3

Apprezziamo che nei giorni scorsi l’Italia abbia consentito lo sbarco di bambini, donne incinte e altre persone vulnerabili. Resta tuttavia di urgenza inderogabile che tutte le persone a bordo, in particolare i minorenni e le altre persone vulnerabili, possano toccare terra in un porto sicuro nel minor tempo possibile e che alle valutazioni politiche venga anteposta la tutela della vita e dell’incolumità degli esseri umani.”

Questo il messaggio contenuto nella lettera inviata venerdì al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte da oltre 40 associazioni e organizzazioni impegnate per la tutela dei diritti dei minorenni e di rifugiati e migranti, in riferimento alle 42 persone a bordo della nave Sea Watch, giunta ormai al suo 12° giorno nel Mediterraneo.

Ricordando le parole pronunciate dal Presidente della Repubblica in occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato, i 40 firmatari chiedono che l’Italia adempia ai suoi doveri di solidarietà, assistenza e accoglienza, così come previsto dalla Costituzione Italiana e dal diritto internazionale.

Sottolineando come la Sea Watch non possa ottemperare all’ordine di ricondurre le persone salvate in Libia, in quanto porto non sicuro, le Organizzazioni firmatarie dell’appello evidenziano la necessità che l’Italia e gli altri Stati coinvolti collaborino attivamente al completamento delle operazioni di soccorso con il rapido approdo in un porto sicuro di tutte le persone a bordo e chiedono al Presidente Conte di ricorrere alle sue responsabilità per fare sì che le operazione di sbarco possano essere condotte nelle prossime ore, assicurando l’opportuna immediata presa in carico dei minorenni ancora a bordo e di tutte le altre persone bisognose di cure e supporto.

La lettera è stata firmata da: 

A buon diritto

ACP – Associazione Culturale Pediatri

Amnesty International Italia

ANFAA – Associazione Nazionale Famiglie Adottive e Affidatarie

ANPEF – Associazione nazionale dei pedagogisti familiari

Arci

ASGI

Associazione Antigone

Associazione Antonia Vita – Carrobiolo

Associazione “A Roma, Insieme – Leda Colombini”

Associazione La Rosa Roja Onlus

Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII

Associazione 21 Luglio Onlus

CAMMINO – Camera Italiana avvocati per la persona, le relazioni familiari e i minorenni

Casa dei diritti sociali – FOCUS

Centro Astalli

CIAI – Centro Italiano Aiuti all’Infanzia

CINI – Coordinamento Italiano NGO Internazionali

CIR – Consiglio Italiano per i Rifugiati

CISMAI – Coordinamento Italiano dei Servizi contro il maltrattamento e l’abuso all’infanzia

Cittadinanzattiva

CNCA – Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza

Coordinamento Genitori Democratici – CGD

EDI Onlus

FCEI – Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia

Fondazione L’Albero della Vita

Fondazione Mission Bambini

Fondazione Roberto Franceschi Onlus

INTERSOS

l’abilità Onlus

La Gabbianella e altri animali Onlus

L’altro diritto Onlus

MAMI – Movimento Allattamento Materno Italiano OdV

Médecins du Monde – Missione Italia

Medici per i Diritti Umani

Medici Senza Frontiere

Oxfam

Salesiani per il Sociale APS

Save The Children Italia

SAO – Saveria Antiochia Osservatorio Antimafia

Senzaconfine

SOS Villaggi dei Bambini

Terre des Hommes