Sesta sospensione delle frustate per Raif Badawi

19 Febbraio 2015

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Per il sesto venerdì consecutivo, la sessione di 50 frustate nei confronti di Raif Badawi, il blogger condannato nel 2014 a 10 anni di carcere e a 1000 frustate per aver “offeso l’Islam” attraverso i contenuti del suo forum online, “Liberali dell’Arabia Saudita”, è stata sospesa.

La campagna di Amnesty International comprende ora gli altri 11 prigionieri di coscienza, in carcere in Arabia Saudita solo per aver esercitato il diritto alla libertà d’espressione: Suliaman al-Rashudi, Abdullah al-Hamid, Mohammed al-Qahtani, Abdulaziz al-Khodr, Mohammed al-Bajadi, Fowzan al-Harbi, Abdulrahman al-Hamid, Saleh al-Ashwan, Omar al-Sa’id, Loujain al-Hathloul e Waleed Abu al-Khair. Tutti sono detenuti solo per aver esercitato il proprio diritto alla libertà di espressione e devono essere rilasciati immediatamente.

Il nuovo re saudita ha annunciato la concessione di una grazia e il ministero dell’Interno ha stabilito i criteri per poterne beneficiare. Al momento non risulta che tra i beneficiari siano compresi i 12 prigionieri di coscienza. Il caso di Raif Badawi, nel frattempo, è stato riassegnato a una corte d’appello. All’inizio dell’anno le autorità saudite hanno stabilito che le 1000 frustate cui è stato condannato sarebbero state somministrate in pubblico a Gedda, 50 alla settimana per 20 settimane, ogni venerdì al termine della preghiera. Il 9 gennaio, Badawi è stato sottoposto alla prima serie di 50 frustate. Sono seguiti sei rinvii consecutivi, per motivi di salute o per ragioni non specificate.

Guarda la gallery dei due sit-in realizzati da Amnesty International Italia per chiedere la fine delle frustate e la scarcerazione di Raif Badawi