© Mikhail Klimentyev\TASS via Getty Images
Tempo di lettura stimato: 2'
Mentre Iran, Turchia e Russia si incontrano a Soci e altri 30 gruppi di opposizione siriana si riuniscono in Arabia Saudita, centinaia i migliaia di persone si trovano sotto assedio in tutto il paese, in condizioni terribili, senza acqua, cibo, cure mediche.
“La popolazione civile è sottoposta a crimini di guerra da anni ma ora il governo ha ulteriormente stretto l’assedio e aumentato gli attacchi contro i civili e gli obiettivi civili – ha dichiarato Lynn Maalouf, direttrice delle ricerche sul Medio Oriente di Amnesty International –. Questa coercitiva strategia militare, consistente in assedi e bombardamenti prolungati, è usata come tattica dal governo e dai suoi alleati per spingere i gruppi armati a negoziare una resa. Tuttavia, come nel caso di Daraya, al-Waer e Aleppo est, questa tattica ha compreso uccisioni di civili, riduzione alla fame della popolazione e sfollamenti forzati di civili“.
In Siria è fondamentale porre immediatamente fine agli assedi delle aree civili.
“Se i diritti umani e l’accertamento delle responsabilità per la loro violazione non saranno posti al centro dei negoziati per la pace, questa non sarà né equa né sostenibile – ha concluso Maalouf –. È fondamentale che i paesi che hanno influenza sulle parti in conflitto contribuiscano ad assicurare che le vittime ricevano piena riparazione e lavorino per garantire alle popolazioni sfollate il ritorno volontario in condizioni di sicurezza e dignità“.