Sudan: il governo accetta l’estensione della missione di peacekeeping dell’Unione africana

21 Settembre 2006

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Sudan: per Amnesty International, l’estensione della missione di peacekeeping dell’unione africana è solo un primo passo

CS106-2006:22/09/ 2006

Commentando la notizia che il governo sudanese ha accettato l’estensione della missione di peacekeeping dell’Unione africana (Ua), Amnesty International ha dichiarato che si tratta di un primo passo verso la protezione della popolazione civile del Darfur, che tuttavia dev’essere seguito dallo spiegamento dei peacekeeper dell’Onu.

La popolazione del Darfur ha bisogno subito delle forze di pace dell’Onu‘ – ha dichiarato Irene Khan, Segretaria generale di Amnesty International. ‘L’accettazione dell’estensione della missione dell’Ua non è una concessione particolarmente rilevante, ma il minimo indispensabile di quello che dovrebbe essere fatto per proteggere i civili del Darfur. In ogni caso, le forze dell’Ua devono essere sostituite al più presto da quelle dell’Onu, dotate di un forte mandato‘.

Ieri il Consiglio per la pace e la sicurezza dell’Ua ha espresso l’intenzione di rinnovare il mandato della Missione dell’Ua in Sudan (Amis) fino al 31 dicembre e ha ribadito il sostegno per un passaggio di consegne alla forza di pace dell’Onu.

Il governo sudanese ha fatto giochi politici per troppo tempo e per questi giochi hanno pagato, con la propria vita, uomini donne e bambini del Darfur‘ – ha aggiunto Khan. ‘La comunità internazionale non può accettare compromessi quando si tratta di diritti umani. I diritti dei civili del Darfur non possono essere oggetto di mercanteggiamento per permettere sotterfugi politici. L’estensione del mandato dell’Amis non assolve in alcun modo la comunità internazionale dal dovere di continuare a premere sul Sudan perché accetti la presenza della forza di pace dell’Onu‘.

FINE DEL COMUNICATO            Roma, 22 settembre 2006

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