UE: il voto del Parlamento sul sistema di Dublino, importante rottura con il passato

19 Ottobre 2017

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Commentando la notizia secondo la quale il Parlamento europeo è giunto a una posizione sulla riforma del sistema di Dublino, che stabilisce i criteri per determinare uno stato membro responsabile delle richieste di asilo presentate nell’Unione europea, consentendo così i negoziati con il Consiglio europeo, Iverna McGowan, direttrice dell’ufficio di Amnesty International presso le istituzioni europee, ha dichiarato:

“Per anni il sistema di Dublino ha causato inutili sofferenze a troppi richiedenti asilo e rifugiati. Il voto di oggi apre la strada a un sistema che darà dignità ai richiedenti asilo, privilegiando i loro legami familiari, nonché una distribuzione equa tra gli stati membri europei”.

“Così com’è il sistema di Dublino non funziona per i richiedenti asilo, che sono costretti ad avere esaminate le loro richieste nel loro primo paese d’ingresso, e non funziona per quei paesi europei per i quali questo comporta un onere ingiusto. Il voto odierno contribuirà a creare un sistema migliore, di vera solidarietà, che potrebbe funzionare per tutti”.

La proposta della Commissione europea aveva sostanzialmente mantenuto il vecchio approccio secondo il quale la responsabilità verteva sul primo paese di ingresso. Essa aveva inoltre proposto una «procedura di ammissibilità obbligatoria», che consentiva essenzialmente una prima selezione delle richieste di asilo, senza tenere conto delle richieste dei singoli individui, sulla base dei concetti di paesi terzi sicuri e primo paese di asilo. Tuttavia il Parlamento europeo ha respinto questa proposta.

Ulteriori informazioni

La proposta di Dublino IV è stata presentata dalla Commissione nell’aprile del 2016. Dopo oltre un anno di negoziati tra i diversi gruppi politici del Parlamento europeo, ALDE, EPP, S&D, Greens/EFA e GUE/NGL hanno votato 43 a 16 in favore dell’adozione della bozza di relazione presentata oggi dalla relatrice Cecilia Wikstroem e della decisione di avviare negoziati interistituzionali.

FINE DEL COMUNICATO

Roma, 19 ottobre 2017

Per interviste:

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