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Nonostante gli appelli di Amnesty International e di altre organizzazioni per i diritti umani, il 24 febbraio il presidente ugandese Yoweri Museveni ha firmato la legge contro l’omosessualità. La legge criminalizza ulteriormente gli atti sessuali consensuali tra persone adulte dello stesso sesso, prevedendo in alcuni casi persino l’ergastolo; contempla inoltre reati quali la ‘promozione dell’omosessualità’, che avranno un impatto diretto sui difensori dei diritti umani e sulla somministrazione di cure mediche.
‘Questo atto legislativo profondamente offensivo, un affronto ai diritti umani di tutti i cittadini ugandesi, non avrebbe mai dovuto arrivare così lontano‘ – ha dichiarato Gemma Houldey, ricercatrice sull’Uganda di Amnesty International. ‘La legge istituzionalizzerà l’odio e la discriminazione contro le persone lesbiche, gay, bisessuali, transgender e intersessuate e segnerà un momento molto grave nella storia dell’Uganda. Farà carta straccia dei diritti sanciti nella Costituzione ugandese‘ – ha commentato Houldey.