Armenia-Azerbaigian: uso di artiglieria e missili contro i centri abitati

21 Ottobre 2020

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Armenia-Azerbaigian: Amnesty International condanna l’uso di artiglieria e missili contro i centri abitati

Armenia e Azerbaigian devono cessare immediatamente l’uso di artiglieria pesante e missili balistici conto i centri abitati. Il loro impiego, in violazione del diritto internazionale umanitario, ha già provocato morti e feriti tra i civili ed estesi danneggiamenti.

Le conseguenze più gravi per la popolazione e per gli edifici civili sono state riferite dalla città di Ganja, in Azerbaigian, colpita da bombardamenti da parte delle forze armene, e dalla regione del Nagorno-Karabakh controllata dall’Armenia.

Le fotografie e i video verificati dai nostri ricercatori mostrano la distruzione di scuole e ospedali e il danneggiamento di importanti infrastrutture civili come le strade e altri sistemi di comunicazione.

Ancora una volta, pertanto, abbiamo rivolto un appello a tutte le parti in conflitto affinché sia data priorità alla protezione dei civili e sia rispettato il diritto internazionale umanitario.

Nei giorni scorsi avevamo lanciato l’allarme per l’uso delle bombe a grappolo, probabilmente da parte dell’Azerbaigian. Questo paese ha rivolto la medesima accusa all’Armenia, ma i nostri ricercatori non sono stati ancora in grado di verificarne la fondatezza.

Dal 27 settembre migliaia di civili da entrambi i lati sono stati costretti alla fuga e, nonostante i tentativi di favorire la fine delle ostilità, gli scambi di colpi d’artiglieria e i lanci di missili sono ancora in corso.