8 marzo: ascoltiamo le voci delle donne!

3 Marzo 2011

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La violenza sessuale è uno degli atti più tremendi che una donna possa subire.  In troppi stati al mondo gli attacchi al corpo e alla dignità delle donne continuano senza sosta e il Nicaragua è uno di questi.

In questo paese stupri e altri abusi sessuali sono molto diffusi e colpiscono soprattutto ragazze molto giovani, spesso bambine. Per le sopravvissute allo stupro il trauma continua anche dopo l’abuso, quando lo stigma causato dalla violenza comporta che siano loro a essere considerate colpevoli e non chi di quella violenza è responsabile.

 

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Per le donne e ragazze che riescono a denunciare,  il trauma prosegue nelle aule dei tribunali, dove procedimenti lunghi , costosi e spesso fallimentari  perché permettono agli aggressori di rimanere in libertà, impediscono loro di ottenere giustizia.

Per molte lo shock diventa ancora più grande quando scoprono di essere rimaste incinte. Quelle donne e ragazze che scelgono di portare avanti la gravidanza non possono beneficiare del sostegno, se non scarso, delle istituzioni. Le altre che trovano insopportabile l’idea di una gravidanza frutto di uno stupro non hanno alternativa visto che una legge del 2008 vieta ogni forma di aborto, anche quando la gravidanza è stata causata da una violenza.

In occasione della Giornata internazionale delle donne, Amnesty International unisce la sua voce alle decine di migliaia di donne e ragazze che in Nicaragua hanno subito questa grave violazione dei loro diritti  e la cui voce deve essere ascoltata affinché possano ricostruire i loro sogni e le loro speranze.