A “Chaco” di Daniele Incalcaterra e Fausta Quattrini il premio sui diritti umani di Amnesty International Italia e SiciliAmbiente Film Festival

19 Luglio 2019

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Chaco” di Daniele Incalcaterra e Fausta Quattrini ha ricevuto il premio speciale dedicato ai diritti umani istituito da Amnesty International Italia e SiciliAmbiente Film Festival, la rassegna internazionale di documentari, cortometraggi e film d’animazione ispirati ai temi della tutela ambientale e dello sviluppo sostenibile la cui undicesima edizione si è svolta a San Vito Lo Capo (TP) dal 14 al 19 luglio.

Chaco mette in luce l’attivismo dei popoli nativi per difendere le loro terre, la generosità di chi si schiera dalla loro parte lottando contro burocrazia e collusione di poteri forti. La terra appartiene a chi ci abita da sempre o a chi sventola un pezzo di carta su cui c’è scritto che è sua? E la terra va rispettata e conservata o sfruttata fino alle estreme conseguenze? Sono questioni di fronte alle quali non è possibile rimanere neutrali. Chaco non lo è. Sta da una parte: dalla parte dei diritti“, ha dichiarato Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia.

Oltre al premio speciale dedicato ai diritti umani, sono stati diversi gli appuntamenti che hanno visto protagonisti attiviste, attivisti, rappresentanti e testimonial di Amnesty International Italia.

Da attore, da artista, credo nell’importanza dell’impegnarsi in battaglie politiche e sociali. Credo che mai come in questo momento storico gli artisti debbano prendere posizione e battersi affinché vengano garantiti i diritti di ogni essere umano“, ha dichiarato Gianmarco Saurino, giurato del festival a fianco di Amnesty International Italia.

Anche Agostino Ferrente, regista del documentario “Selfie“, evento speciale a SiciliAmbiente e Moni Ovadia hanno mostrato il loro sostegno all’associazione.

Sulla spiaggia di San Vito lo Capo al tramonto è andato in scena lo spettacolo “Waterpeace” con Moni Ovadia e il Coro Ederlezi dell’Accademia d’arte del Dramma antico di Siracusa, con la coreoregia di Dario La Ferla. Uno spettacolo emozionante che ha raccontato come l’arrivo dello straniero metta in discussione gli equilibri di una comunità, che li ritrova attraverso la poesia, la bellezza della diversità e un esercizio di memoria collettiva.

Fra una comunità umana dove i diritti e la dignità sono garantiti e una comunità che si stenta a chiamare umana dove non sono garantiti, è la stessa differenza che passa fra civiltà e barbarie“, ha dichiarato Moni Ovadia.

Un momento speciale durante la rassegna è stato il flash mob contro la criminalizzazione della solidarietà, organizzato dalla Circoscrizione Sicilia e a cui hanno preso parte gli attori dell’Inda e gli attivisti di Amnesty.

In un clima di ostilità e di demonizzazione verso chi pratica belle parole e bei gesti come assistenza, solidarietà e aiuto in Italia, Amnesty International Italia ha ritenuto necessario ribadire che la solidarietà non è reato.

Per interviste e maggiori informazioni:

Sabika Shah Povia – Ufficio Stampa Amnesty International Italia Cultura & Spettacolo – s.povia@ai-italy.it