Tempo di lettura stimato: 2'
Il cortometraggio “Split Ends”, di Alireza Kazemipour, ha vinto il premio Amnesty di Short on Ritghs, sezione internazionale del Corto Dorico Film Fest.
“Split Ends” racconta un episodio di resistenza sottile e creativa all’arroganza della polizia morale iraniana, e ha vinto con queste motivazioni:
Per aver denunciato, attraverso l’incontro paradossale tra una donna calva e un uomo dai capelli lunghi, la violenza e l’abuso perpetrati dalla polizia morale iraniana nei confronti delle donne che si ribellano all’obbligo del velo e di chi le affianca; per aver espresso il coraggio e la determinazione di chi, nel clima quotidiano di intimidazione e violenza, porta avanti la protesta nonostante il rischio di detenzione, punizione, repressione e, in diversi casi tristemente noti, morte; per aver rappresentato l’irruzione nel privato della tecnologia di sorveglianza ed averne ribaltato le finalità, rendendola inaspettatamente uno strumento di ribellione.
Il premio Gianni Rufini assegnato dalla Giuria Giovani, costituita da studenti delle scuole superiori della città che hanno seguito un percorso formativo sul cinema e i diritti umani, ha premiato “The shadow of the crows” di Elvira Barboza, sulle ferite profonde della tortura fra gli esuli argentini; “Warsha” di Dania Bdeir, un potente affresco poetico e visionario che celebra la ricerca della libertà, ha vinto il premio del Pubblico.
Prima delle proiezioni si è svolto un laboratorio per ragazzi e ragazze delle scuole superiori, a cura di Vittorio Lattanzi e Augusto Rasori della redazione di Lercio.it, su fake news e sull’importanza di sviluppare una capacità critica per cercare di districarsi fra realtà e finzione nell’informazione.