Accordo Ue-Turchia: miglioramenti puramente cosmetici

16 Marzo 2016

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I miglioramenti apportati all’accordo raggiunto la scorsa settimana tra Unione europea e Turchia in tema d’immigrazione non riescono, secondo Amnesty International, a nascondere il vergognoso ritorno di massa, pianificato dall’Europa, dei rifugiati in Turchia.

L’enfasi posta sull’accesso alla valutazione individuale dei requisiti per chiedere asilo rappresenta in linea teorica un miglioramento del vergognoso accordo, ma dovrà essere attuata sul serio e non costituire un mero cambiamento cosmetico. Così sarà, invece, se con un semplice tratto di penna la Turchia verrà dichiarata paese sicuro dove rimandare i rifugiati, poiché la Turchia oggi non è un paese sicuro per alcuna persona‘ ha dichiarato John Dalhuisen, direttore del programma Europa e Asia centrale di Amnesty International, commentando l’odierna Comunicazione della Commissione europea sull’applicazione dell’accordo.

In realtà, la sostanza dell’accordo non è cambiata. Queste procedure messe lì come una foglia di fico, non nasconderanno la coscienza sporca dell’Europa se inizierà il ritorno di massa dei rifugiati dall’Unione europea verso la Turchia‘ – ha aggiunto Dalhuisen.

Far dipendere il reinsediamento dei rifugiati dal numero di persone pronte a rischiare la loro vita è semplicemente sbagliato. L’Unione europea dovrebbe invece organizzare reinsediamenti in grande scala dalla Turchia e non attendere che questo paese raggiunga gli standard sulla protezione internazionale né dichiarando cinicamente che li ha già raggiunti‘ – ha concluso Dalhuisen.