Afghanistan, arrestate tre donne impegnate nella difesa dei diritti umani

14 Novembre 2022

© Photo by AHMAD SAHEL ARMAN/AFP via Getty Images

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Amnesty International ha condannato la nuova ondata di arresti contro il movimento per i diritti umani dell’Afghanistan.

Il 4 novembre, a Kabul, mentre era in corso una conferenza stampa per annunciare la formazione del “Movimento delle donne afgane per l’uguaglianza”, 60 talebani hanno fatto irruzione nella sala, interrotto la presentazione, cancellato riprese video e fotografie dai cellulari dei partecipanti e, infine, arrestato la difensora dei diritti umani Zarifa Yaqoobi e quattro suoi colleghi.

Il giorno dopo il portavoce dei talebani Zabibullah Mujahid ha dichiarato alla stampa che le donne che difendono i diritti umani “vengono incoraggiate e spinte a protestare per creare sfiducia nei confronti dell’emirato islamico”.

L’8 novembre è stata arrestata la giovane attivista Farhat Popalzai, una delle fondatrici del “Movimento spontaneo delle donne afgane”.

Il 13 novembre è stata arrestata una terza difensora dei diritti umani, Humaira Yusuf.

“Questa ondata di arresti di donne che difendono i diritti umani è l’ennesimo tentativo, da parte dei talebani, di stroncare ogni forma di dissenso e di protesta pacifica. Il loro obiettivo è rafforzare il clima di paura e rappresaglia”, ha dichiarato Samira Hamidi, campaigner sull’Asia meridionale di Amnesty International.

“Siamo preoccupati per la sicurezza e l’incolumità delle tre donne e dei colleghi arrestati con loro. In passato persone arrestate arbitrariamente sono state torturate e per molto tempo è stato negato loro il diritto a vedere un avvocato e le famiglie”, ha aggiunto Hamidi.

“I talebani devono essere chiamati a rispondere delle violazioni dei diritti umani che continuano a commettere impunemente. La comunità internazionale deve condannare le loro azioni, sia in pubblico che nelle interlocuzioni in privato, e inviare un messaggio chiaro: il loro comportamento nei confronti delle donne e delle ragazze è inaccettabile”, ha concluso Hamidi.