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L’attentato-kamikaze contro i partecipanti a una manifestazione pacifica, avvenuto la mattina del 23 luglio a Kabul, la capitale dell’Afghanistan, è per Amnesty International l’ennesimo segno di un totale disprezzo per la vita umana.
L’attentato, compiuto contro una manifestazione del gruppo etnico hazara, conferma che il conflitto in Afghanistan non sta diminuendo d’intensità, come alcuni pensano, ma al contrario sta conoscendo un’escalation con conseguenze sulla situazione dei diritti umani che dovrebbero preoccupare tutti.