Afghanistan, dopo il massacro di Kandahar occorrono indagini serie

12 Marzo 2012

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Amnesty International ha chiesto agli Usa di indagare rapidamente in modo serio, trasparente e indipendente sull’attacco che all’alba dell’11 marzo ha causato la morte di 16 persone, tra cui nove bambini, in due villaggi della provincia di Kandahar, per mano di un soldato statunitense.

L’attuale mancanza di meccanismi per accertare le responsabilità delle violazioni dei diritti umani da parte delle forze internazionali alimenta la percezione che queste ultime non si preoccupino abbastanza del benessere della popolazione afgana e si considerino al di sopra della legge, in grado di agire impunemente. Questa percezione viene sfruttata ed esasperata, con successo, dalla propaganda dei talebani e degli altri gruppi antigovernativi.

Secondo la Missione di assistenza delle Nazioni Unite in Afghanistan, nel solo 2011 i civili uccisi nel conflitto sono stati oltre 3000: le forze internazionali e quelle afgane sono state responsabili in oltre il 14 per cento dei casi.  Il fatto che i talebani e gli altri gruppi armati siano responsabili della gran parte delle vittime civili non deve esonerare la Nato e le forze afgane dall’obbligo di accertare i fatti e dare giustizia e risarcimenti alle famiglie delle vittime.