Tempo di lettura stimato: 1'
Nel fine settimana dell’8 e 9 maggio, due attentati hanno provocato l’ennesima strage di civili in Afghanistan.
Un’esplosione al liceo femminile Sayed ul-Shuhada di Kabul ha causato almeno 83 morti e 150 feriti, una bomba su un autobus nella provincia di Zabul almeno 11 morti e decine di feriti.
“Le agghiaccianti scene degli ultimi giorni chiedono al mondo di svegliarsi. Le autorità afgane non proteggono i civili, specialmente le donne e le minoranze. Ci sono massacri ogni settimana e il bagno di sangue non si arresta”, ha dichiarato Samira Hadadi, campaigner sull’Asia meridionale di Amnesty International.
“La comunità internazionale non deve voltare le spalle di fronte a questi crimini di guerra e fare il massimo affinché le parti che negoziano la pace garantiscano la protezione della popolazione afgana e pongano fine all’impunità”, ha concluso Hadadi.